Carta solidale INPS, i soldi arrivano su Postepay o dove?

Come verranno erogati i soldi della Carta solidale Inps, quale sarà il supporto scelto per questa prestazione

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Carta solidale Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

La situazione economica difficile iniziata  dall’emergenza Covid 19, acuita dagli effetti del conflitto in Europa e dall’aumento dei costi delle materie prime sui mercati internazionali si fanno sentire ancora ampiamente su tanti nuclei familiari. L’inflazione accenna a diminuire e  se si registra una timida frenata. Tuttavia le condizioni restano disagevoli per tante famiglie alle prese con bollette pesanti e prodotti  di prima necessità alle stelle.

Tra le ultime prestazioni di sollievo dalle condizioni di difficoltà economica c’è anche la Carta solidale per gli acquisiti di beni di prima necessità, approvata in sede di legge di bilancio 2023 e ribadita dal decreto interministeriale del maggio scorso firmato da Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in accordo con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Carta solidale Inps come si effettua il versamento

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Carta solidale Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

La domanda che si pongono gli interessati dalla misura è come sarà versata la somma (ricordiamo che l’ammontare complessivo della cifra è di 382,50 euro versati una tantum, cioè almeno per ora non ripetibile). La risposta è semplice, Poste italiane sta predisponendo una carta del tutto simile a una Postepay nominativa e personale, su cui sarà accreditata la somma.

La Carta solidale è una prepagata simile a una Postepay, nominativa, ricaricabile messa a disposizione da Poste italiane e consegnata ai cittadini aventi diritto con l’ammontare di indicato spendibile nei punti vendita aderenti all’iniziativa di contenimento dei prezzi dei generi di prima necessità. L’Inps ha già inviato a  Poste italiane gli elenchi definitivi degli assegnatari per l’elaborazione finale delle Carte. Dopodiché  entro metà luglio Poste restituirà all’Inps gli elenchi corredati dai numeri identificativi dei singoli beneficiari.

A stretto giro di posta l’Inps fornirà ai Comuni coinvolti il numero identificativo delle Carte da inviare alle famiglie degli assegnatari. Infine saranno proprio i Comuni, presumibilmente a partire dal giorno 18 luglio, a contattare le famiglie assegnatarie per il ritiro della Carta solidale presso gli uffici postali con tutte le istruzioni del caso. Manca quindi poco che la prestazione sia pienamente operativa per le famiglie assegnatarie.

Dettagli sulla prestazione

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Poste italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

I beneficiari avranno tempo tutto il mese di agosto e fino al 15 settembre per effettuare il primo acquisto e attivare così la Carta solidale, pena l’annullamento del beneficio. La misura interesserà famiglie composte almeno da tre persone, residenti nel territorio del Comune che invia la comunicazione per il ritiro, con Isee non superiore a 15mila euro all’anno.

La priorità è per le famiglie con bambini  nati dopo il 31 dicembre 2009, poi per quelle con nati dopo il 31 dicembre 2005, infine le famiglie formate da almeno 3 persone. Escluse sicuramente i nuclei familiari già che fruiscono  di qualsiasi forma di integrazione al reddito, di sostegno alla povertà, di indennità di disoccupazione o di inclusione sociale erogate dallo Stato.

Con la Carta sarà possibile comprare generi alimentari di prima necessità presso i punti vendita aderenti ai Piani di contenimento dei prezzi dei prodotti alimentari, indicati dal Ministero dell’agricoltura. Gli acquisti possibile vanno dalle verdure fresche all’olio di oliva o di semi, dalla carne ai prodotti derivati dalla farina, dal latte agli alimenti per bambini.

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