Ecco quali saranno gli alunni promossi che potranno approfittare per richiedere questo contributo economico che li premia per lo sforzo nello studio
L’Italia è un Paese che nella sua storia ha incamerato una tradizione scolastica molto forte; ha partorito nei secoli, non soltanto cultura, ma anche gli strumenti della cultura. D’altronde, la nazione condivide il ruolo di culla del pensiero con il resto dell’Europa, dalla terra della classicità quale l’antica Grecia fino al Regno Unito; ovviamente, comprendendo storia antica e moderna, dalla letteratura alla filosofia e alla tecnica, che vi si trovano nei Paesi al centro dell’Europa. Insomma, questo lungo percorso ha costruito lentamente, pezzo per pezzo, l’attuale cittadino europeo. Ma come spesso si sottolinea quando di parla di Europa: nel rispetto delle differenze.
Per coltivare una botanica culturale così complessa vi deve essere una struttura altrettanto complessa e solida: la scuola. Come inizialmente accennato, il sistema scolastico italiano vanta una gloriosa storia di formazione, quanto lo stesso peso della cultura tenuta a trasmettere. Insigni personalità si sono succedute nei secoli passati e nei decenni più coevi, interpretando l’esigenza di trasmissione e soprattutto l’esigenza di cambiamento dei mezzi finalizzati all’insegnamento, aggiornati alle trasformazioni della società civile. In fondo, non vengono formati sin dalle basi i lavoratori di domani, ma anche i cittadini con una coscienza civile.
Bonus maturità da 1.000€. Come si ottiene
È noto come in Italia, venga mantenuta solida la qualità di studio ed insegnamento delle principali istituzioni universitarie. Ne rappresentano la riprova le classifiche internazionali che ogni anno rilevano il livello qualitativo delle università in tutto il mondo. In tal contesto, contro ogni prevedibile luogo comune, i principali istituti universitari pubblici si affiancano e in diverse occasioni superano i grandi campus universitari del mondo anglosassone, come le prestigiose università inglesi e statunitensi. Meno brillante, di fatto, è la qualità della scuola superiore italiana, se non con l’eccezione di alcuni e pochi istituti di altissimo livello.
Ancora più alla base, la scuola elementare e quella materna si intrecciano con un meritorio passato di importanti pedagoghi e formatori del passato, e con una qualità segnalata a macchia di leopardo. D’altronde, vale per la scuola italiana lo stesso discorso che si imbastisce per la sanità pubblica e le sue voragini economiche. Lo scarso investimento sull’impianto scolastico dello Stato non può che produrre cittadini poco consapevoli e impreparati alle sfide del futuro; uno Stato con uno scarso numero di laureati usciti dai migliori istituti non può che non affrontare adeguatamente il suo sviluppo e la sua sopravvivenza sociale e produttiva.
In questi giorni di luglio, sono in svolgimento le prove dell’esame di maturità; proprio dalla maturità che inizia per lo studente il percorso verso un sapere più avanzato da mettere poi a disposizione della società. Primo passo: ottenere esiti più che soddisfacenti dalle prove: per questo, per invogliare una condotta e una preparazione allo studio al meglio delle possibilità, anche quest’anno verrà elargito il cosiddetto bonus 100 e lode. Sarà distribuito ai migliori, agli studenti che avranno raggiunto il massimo della valutazione: 100 e lode, appunto. Non si può però negare l’inconsistenza dell’importo “in palio”, 73 euro. Per fare un paragone, nel 2007, il bonus ammontava a mille euro. Il ritorno alla vetta di mille euro avverrà nel 2024 quando sarà accreditata sulla Carta del Merito agli studenti fino a 19 anni che hanno conseguito un voto di 100 centesimi (anche senza la lode), a carico di famiglie con ISEE non superiori a 35mila euro. Il bonus consta di accreditamenti per accedere alle biblioteche, ai musei, agli istituti e luoghi della cultura, pubblici e privati, e finanzia i progetti di ammissione a tirocini formativi.