Modello 730 e spese in farmacia: serve ancora conservare gli scontrini?

Con l’arrivo del modello 730, molti si chiedono quale sarà il destino degli scontrini da farmacia. Dovremo ancora conservarlo?

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Modello 730 e spese in farmacia (Foto Adobe – pensioniora.it)

Una delle ultime novità che possiamo annoverare tra i tanti cambiamenti di questo nuovo ricco di rivoluzioni e soprattutto con tantissime scosse di assestamento è senza dubbio quella che riguarda il modello 730: pare infatti che, da adesso, ci sarà la possibilità di inserire all’interno di questa dichiarazione che tutti i contribuenti fanno ogni anno anche le spese sanitarie da detrarre. In vista di questo importante cambiamento, però, sono numero i dubbi e in particolare molto si chiedono se è necessario conservare lo scontrino? Ecco tutto quello che ci serve sapere.

Ciò di cui vi stiamo parlando, nello specifico, è la circolare numero quattordici rilasciata proprio dall’Agenzia dell’Entrate. All’interno di questa comunicazione, infatti, viene fatta presente all’attenzione di tutti i contribuenti la possibilità di ottenere un rimborso delle spese sostenute di tipo medico e farmacologico grazie proprio alla dichiarazione del Modello 730 per una percentuale di circa il diciannove per cento. Cerchiamo però di entrare più nel merito di questa circolare e di capirne di più: continuate a leggere insieme a noi di PensioniOra.

Farmacia, cosa succede agli scontrini con il Modello 730

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Modello 730 e spese in farmacia (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ebbene sí, è ormai ufficiale: secondo quanto dichiarato dalla circolare numero quattordici dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti hanno adesso la possibilità di ottenere un rimborso delle proprie spese sanitarie. L’anno di riferimento, chiaramente, deve essere quello del periodo di imposta 2022, per quanto riguarda la compilazione del Modello 730 inerente invece al 2023. Una volta compilato questo documento, infatti, si dovranno indicare le proprie spese sostenute e da portare in detrazione nel quadro E, rigo E1.

Attenzione però , perché c’è un dettaglio che proprio non potete ignorare: si potrà ottenere ben il diciannove per cento indietro solo qualora il totale delle spese che volete detrarre dovesse essere superiore alla franchigia corrispondente di 129,11 e chiaramente la detrazione si applica unicamente sul valore eccedente. Inoltre, affinché si possa verificare questa condizione c’è un altro requisito a cui bisogna sottostare. Tutte le spese devono infatti risultare tracciabili: ciò comporta, dunque, l’esclusione di tutti quelli che sono i pagamenti in contanti e soprattutto in mancanza di uno scontrino.

Per rispondere, dunque, alla domanda iniziale: sí, per poter detrarre le spese sostenute in farmacia, è necessario durante la compilazione del Modello 730 non solo presentare la fattura rilasciata dal professionista, ma anche una copia della ricevuta POS o eventualmente del bonifico effettuato. Questo però vale solo per quanto riguarda, però, l’acquisto di dispositivi medici, o ancora il saldo di visite specialistiche od ordinarie e per finire di eventuali esami di laboratorio che come sapete è possibile detrarre.

Diversa è invece la questione per la farmacia vera e propria: in questo caso, infatti, è rispetto al passato, non è più necessario e indispensabile conservare gli scontrini relativi agli acquisti effettuati. Tutto ciò che bisognerà fare, adesso, sarà consegnare la propria tessera sanitaria presso la farmacia dove si effettuano gli acquisti, in modo tale da poter caricare sul proprio nome gli eventuali dati acquisiti ed effettuare la detrazione in questione.

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