Pensioni, chi non troverà la quattordicesima a luglio

Alle porte del nuovo mese, molti pensionati riceveranno la tanto attesa rata integrativa; ma non per tutti questa prestazione è un diritto. Ecco perché

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Quattordicesima INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Mancano pochi giorni alla fine del mese di giugno e come è prevedibile, si scaldano già i motori per la consegna dei ratei della pensione INPS e per molte altre aspettative. In questo recente frangente, gli appuntamenti della previdenza sociale si stanno fatalmente incrociando con gli impegni che coinvolgono i cittadini nell’ambito del calendario fiscale. Ancora niente vacanze definitive, dunque, bensì uno sforzo ancora per mettersi in regola senza ulteriori richiami e partire verso le mete del relax senza preoccupazioni.

Come molti cittadini sanno, ivi compresi i suddetti pensionati, è in pieno svolgimento la presentazione delle dichiarazioni dei redditi all’Agenzia delle Entrate. La recente proroga al 20 luglio 2023, quale termine ultimo per inoltrare i modelli 730 ha rappresentato un segnale di distensione, di pax fiscale (per così dire), che il governo ha voluto lanciare verso i contribuenti italiani, in un momento che resta di prolungata crisi. Pertanto, la prima rata dei contributi da pagare verrà versata oltre la metà del prossimo mese.

Pensioni, questi percettori non riceveranno la quattordicesima a luglio

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Quattordicesima INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ai contribuenti con una situazione reddituale più semplice, la presentazione dei modelli 730 precompilati, terminata alla fine dello scorso maggio, consentirà loro di ricevere prioritariamente i rimborsi del credito d’imposta sin dal mese di luglio, appunto; oltre all’allontanamento del rischio che i rimborsi siano procrastinati causa controlli dell’Agenzia, dal momento che è quest’ultima che provvede in prima persona alla compilazione. Per gli altri, invece, le proiezioni più ottimistiche confermano i pagamenti, sia un busta paga sia nei cedolini INPS, per il mese di agosto; fino al protarsi a novembre.

I rimborsi riguarderanno il credito d’imposta prodotto dalla detrazione di alcune spese segnalate tramite i relativi giustificativi; ma anche la rettifica dei versamenti erronei effettuati e comunicati dai sostituti d’imposta di alcuni lavoratori. I costi che sono oggetto della detrazione, riguardano, tra i tanti: le spese medico-sanitarie; l’abbonamento del trasporto pubblico; i costi scolastici ed universitari; le spese degli studenti fuori sede (l’affitto, per esempio); alcune polizze assicurative (casa, salute); l’iscrizione ad attività e ad associazioni sportive; spese per funerali.

Dunque, anche taluni pensionati sono chiamati alla presentazione annuale della dichiarazione dei redditi. Attualmente, al contempo, è per gli stessi un periodo di particolare dinamismo, dato che i ratei sono coinvolti, assieme a molte altre misure di sostegno ed indennità, ai ricalcoli messi in moto dall’adeguamento ISTAT degli indici dei beni di consumo, su base inflazionistica; l’indice all’8,1%, calmierato in base alle aliquote reddituali, ha finito per scaturire interessanti conguagli positivi, che rimangono comunque in attesa della disponibilità di credito delle casse INPS. Ulteriori variazioni legate all’anzianità contributiva e al reddito, porteranno aumenti sostanziosi, che renderanno il ritiro di luglio davvero fondamentale. Intorno alla data tra il 1° e il 3 di luglio, verranno effettuati altresì gli accrediti della quattordicesima INPS. La rata integrativa andrà a chi ha compiuto almeno 64 anni ed è in possesso di un reddito nei limiti inferiori di limiti di 10.992,93 euro oppure 14.657,24 euro. Quindi, niente quattordicesima per coloro che hanno superato anche quelle soglie che permettono di accedere a ratei integrativi calmierati; via libera, dunque, per i pensionati minimi (già in attesa dei loro aumenti rivalutativi) e ai percettori di Pensione di Cittadinanza, ma per questi ultimi è necessaria una postilla: il loro assegno dell’assegno, ricevendo la quattordicesima, potrebbe andare incontro ad una riduzione rispetto ai valori dei precedenti e successivi ratei.

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