A partire dal 1° gennaio 2025 verranno introdotte diverse novità per l’Assegno Unico Universale: cosa cambierà dal prossimo anno.
Nel 2025 saranno diverse le novità che riguarderanno i bonus ed i contributi erogati in favore dei cittadini. Le novità interesseranno anche l’Assegno Unico Universale, il sostegno economico rivolto alle famiglie con figli a carico e riconosciuto dal settimo mese di gravidanza sino al compimento dei 21 anni. Non ci sono, invece, limiti anagrafici per i figli disabili.
Oltre all’aggiornamento degli importi, per via della rivalutazione secondo i dati Istat, ci saranno dei cambiamenti, come ha comunicato l’Inps in un messaggio sul proprio sito dei giorni scorsi, per rendere più fluida la misura e aumentare la sicurezza nell’erogazione. Altre novità, infine riguarderanno le somme nl calcolo Isee che non verranno più tenute in conto per la richiesta di alcuni bonus.
Assegno Unico 2025, le somme non saranno più calcolate nell’Isee
Tra le novità più interessanti che riguarderanno l’Assegno Unico Universale rientra sicuramente quella che riguarda gli importi erogati non più considerati nel calcolo Isee per chi richiederà il bonus asilo nido e il bonus nuove nascite.
Il primo è il contributo destinato alle famiglie con figli sino a 3 anni di età per sostenere le spese di frequentazione degli asili nido o di assistenza domiciliare in caso di figli affetti da gravi patologie croniche. Essendo gli importi parametrati all’Isee, la novità consentirà a molte più famiglie di accedere alla misura o di ottenere somme più alte. Il bonus nuove nascite è, invece, un contributo una tantum per le famiglie con figli nati o adottati dal 1° gennaio 2025 ed un Isee non superiore ai 40mila euro. Anche in questo caso, dunque, il mancato calcolo dell’Assegno Unico, per cui non va ripresentata domanda di rinnovo nel 2025, nell’Isee allarga la platea dei beneficiari.
Le novità comunicate dall’Inps
Con il messaggio numero 4253 dello scorso 13 dicembre, l’Inps ha comunicato una serie di novità sempre legate all’Assegno Unico a partire dal prossimo anno. Nel dettaglio, la prima riguarda l’integrazione del Sistema Unico di Gestione IBAN (Sugi) che consente una gestione degli Iban più semplice e pagamenti più sicuri, dato che permette di selezionare un Iban già registrato presso Inps in sede di domanda.
È stata anche migliorata la procedura per l’inoltro della richiesta, soprattutto per le famiglie con Isee inferiore ai 25mila euro o con entrambi i genitori lavoratori. Infine, è stato anche implementato l’accredito diretto ai tutelati così da trasferire direttamente gli importi ai soggetti aventi diritto. In particolare, i tutori di minori o soggetti interdetti possono indicare un Iban intestato o cointestato al soggetto tutelato.
Gli importi aggiornati
Infine, verranno aggiornati anche gli importi per effetto della rivalutazione che tiene conto del tasso di inflazione accertato dall’Istat (0,8%). Per questo motivo, le somme della misura saliranno leggermente: l’importo minimo passerà da 57 a 57,45 euro, mentre il massimo erogabile da 199,40 a 200,99 euro. Saliranno, sempre dello 0,8%, anche le maggiorazioni previste dalla normativa in alcuni particolari casi.