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Eredità, l’immobile abusivo cade in successione o va allo Stato?

Cosa accade quando si eredita un immobile con abusi edilizi? Le normative in merito e la procedura che bisogna seguire.

Un aspetto particolare della successione ereditaria, l’istituto finalizzato al trasferimento del patrimonio del defunto agli eredi di quest’ultimo, è rappresentato dalla possibile presenza nell’asse ereditario di un immobile con abusi edilizi.

Immobile abusivo in eredità, cosa bisogna fare in questi casi (Pensioniora.it)

In questi casi particolari, gli eredi che ricevono l’immobile non sono responsabili penalmente dell’abuso edilizio, dunque, non dovranno pagare eventuali multe inflitte al defunto e non è possibile avviare nei loro confronti un procedimento penale. Ricadono sugli eredi, però, le sanzioni amministrative relative all’abuso edilizio, come la demolizione. I familiari che ricevono in eredità un immobile avente un abuso edilizio, secondo quanto stabilito dalla legge, dovranno seguire una determinata procedura.

Immobile con abusi edilizi: cosa dice la legge in merito

Quando si parla di abusi edilizi relativamente ad un immobile, bisogna sapere che esistono diverse tipologie di violazioni che possono essere più o meno gravi. In base alla gravità dell’abuso scatteranno i relativi provvedimenti disposti dalla legge.

Immobile con abusi edilizi, tutto quello che c’è da sapere (Pensioniora.it)

Vengono considerati come abusi: gli interventi effettuati su un immobile senza il titolo abitativo; gli interventi eseguiti senza rispettare parzialmente o totalmente il titolo abitativo; lavori eseguiti apportando variazioni essenziali rispetto a quanto previsto nel permesso, ossia realizzati senza seguire le normative vigenti.

Cosa accade ereditando un immobile con abuso edilizio

Secondo le normative in materia di successione ereditaria, quando alcuni soggetti ricevono in eredità un immobile avente abusi edilizi non rispondo penalmente delle violazioni. A loro carico, dunque, non possono essere aperti processi e non può essere richiesto loro il pagamento di multe emesse nei confronti del responsabile dell’abuso.

Eredità, la procedura da seguire se si eredita un immobile con abuso edilizio (Pensioniora.it)

Agli eredi, però, possono essere trasferite le sanzioni amministrative, come ad esempio il provvedimento per la demolizione totale o parziale dell’immobile, ma anche le sanzioni pecuniarie previste dalla legge ed il cui importo varia in base alla gravità della violazione: sino a 10.329 euro per il mancato rispetto di norme e permessi; da 5.164 a 51.645 euro per lavori eseguiti senza il permesso o nonostante un ordine di sospensione; da 15.493 a 51.645 euro per lottizzazioni abusive o interventi eseguite in zone soggette a vincoli.

Inoltre, secondo una sentenza della Corte di Cassazione, l’immobile con abusi edilizi non può essere suddiviso tra gli eredi. Il bene, dunque, non deve essere compreso nella suddivisione del patrimonio rimanendo in comunione ereditaria.

La procedura da seguire in questi casi

Gli eredi che ricevono un immobile avente abusi edilizi dovranno seguire una determinata procedura. In prima battuta, sarà necessario accertare la natura e la gravità dell’abuso rivolgendosi ad un tecnico per una consulenza. In secondo luogo, gli eredi dovranno dimostrare che la violazione è stata commessa prima della successione ereditaria, dunque, prima di essere entrati in possesso del bene.

L’abuso può essere poi sanato, in determinati casi, attraverso il condono o la sanatoria edilizia che hanno costi differenti. Il primo permette di regolarizzare abusi edilizi che siano avvenuti entro una certa data, la sanatoria, invece, consente di regolarizzare l’abuso entro 90 giorni dall’accertamento presentando specifica richiesta al Comune e pagando le eventuali sanzioni previste.