Gioia cartelle esattoriali: quali decadranno nel 2025, addio debiti

La riforma della riscossione introduce una serie di novità, già a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, relativamente alle cartelle esattoriali.

Dal 1° gennaio del prossimo anno entreranno in vigore le nuove norme in materia di cartelle esattoriali stabilite attraverso la riforma della riscossione. Tra le novità più interessanti la cancellazione in automatico di determinate cartelle inesigibili, ma anche un periodo più lungo di rateizzazione per la restituzione delle somme dovute.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali, quali verranno cancellate nel 2025 (Pensioniora.it)

Non è arrivata, invece, la rottamazione quinquies di cui si era parlato molto nelle ultime settimane e che la Lega aveva proposto con un emendamento al testo della Legge di Bilancio 2025. L’iniziativa è stata respinta, ma non si esclude la possibilità di un decreto ad hoc che possa introdurre la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.

Cartelle esattoriali, quali verranno cancellate in automatico nel 2025

La riforma della riscossione, introdotta attraverso il decreto legislativo numero 110 del 29 luglio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 agosto, ha stabilito numerose novità per quanto riguarda le cartelle esattoriali.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali, cosa cambia dal 1° gennaio 2025 (Pensioniora.it)

La prima riguarda la cancellazione dei provvedimenti ritenuti inesigibili, ossia quelle somme che l’ente di riscossione ha provato a riscuotere per almeno 5 anni senza esito. Per queste cartelle scatterà la cancellazione in automatico. Questo meccanismo funzionerà un po’ come il saldo e stralcio che viene stabilito periodicamente.

In particolare, trascorsi i cinque anni, i provvedimenti in possesso dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione verranno restituiti all’ente creditore che potrà decidere di affidarli nuovamente a quest’ultima o cancellare la cartella inesigibile.

La cancellazione prima dei cinque anni

La cancellazione, però, può essere stabilita prime rispetto ai 5 anni, ma bisognerà accertare queste condizioni: assenza di beni del debitore; mancanza di beni nuovi rispetto a quelli già considerati e che non hanno permesso il recupero del debito; fallimento del debitore.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali, le nuove regole dal prossimo anno (Pensioniora.it)

Inoltre, è concesso anche agli enti creditori la possibilità di richiedere la riconsegna anticipata dei carichi iscritti a ruolo in due casi: dopo 2 anni dalla presa in carico per i provvedimenti affidati alla riscossione prima della data in cui è entrato in vigore il decreto legislativo (8 agosto 2024); tra il 24esimo e il 30esimo mese successivo alla presa in carico sempre se affidati dopo l’entrata in vigore del decreto.

Il nuovo piano di rateizzazione

Bisogna anche ricordare che la nuova riforma ha introdotto la possibilità di usufruire di un periodo di rateizzazione più lungo rispetto a quello previsto sino ad ora (72 rate mensili). La restituzione delle somme può avvenire in 84 mesi dal 2025 sino ad arrivare a 108 mesi dal 2029. Per i debiti superiori a 120mila euro, può essere richiesta una rateizzazione sino a 120 mesi, stesso periodo concesso a chi dimostra di essere in una situazione di grave difficoltà economica anche per debiti inferiori alla soglia dei 120mila euro.

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