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Se hai la pensione di reversibilità hai diritto anche a questo nel 2025

Oltre alla pensione di reversibilità, in alcuni casi, agli ex coniugi di un pensionato defunto viene riconosciuta un’altra somma: tutto quello che c’è da sapere.

La pensione di reversibilità rappresenta un sostegno economico erogato dall’Inps in favore dei familiari del titolare di una prestazione pensionistica deceduto. Per ricevere questo trattamento è necessario presentare domanda all’Istituto di previdenza sociale.

Pensione di reversibilità, spettano altre somme all’ex coniuge (Pensioniora.it)

Una volta inoltrata la richiesta, gli importi verranno erogati già dal mese successivo alla presentazione della domanda. In molti si chiedono cosa accade per i vedovi divorziati? In alcuni casi, l’ex coniuge rimasto vedovo potrebbe aver diritto non solo alla pensione di reversibilità, ma anche ad altre somme che non vengono, però, erogate dall’Inps. Capiamo quando si continua ad aver diritto alla prestazione economica e quale altro importo potrebbe essere riconosciuta.

Pensione di reversibilità, quando spetta la prestazione

Il coniuge di un titolare di un trattamento pensionistico deceduto ha diritto alla cosiddetta pensione di reversibilità. Questa, nota anche come pensione ai superstiti, viene erogata se il titolare fosse già pensionato al momento del decesso o se aveva maturato 15 anni di contribuzione o 5 anni, di cui 3 nell’ultimo quinquennio.

Pensione di reversibilità, tutto quello che c’è da sapere (Pensioniora.it)

Per ottenere la prestazione, per cui sono previsti aumenti nel 2025, sarà necessario presentare domanda e, in caso di esito positivo, gli importi verranno riconosciuti già dal mese successivo. Infine, per quanto riguarda le somme dovute queste variano in base al trattamento percepito da de cuius, il rapporto di parentela e la presenza di figli.

Pensione di reversibilità al coniuge divorziato

La pensione di reversibilità, come previsto dalla normativa vigente, viene riconosciuta anche all’ex coniuge divorziato del titolare dell’assegno, ma solo in determinati casi. Nello specifico, ha diritto al trattamento economico l’ex coniuge divorziato che sia titolare dell’assegno divorzile e che non sia passato a nuove nozze. Inoltre, è necessario che il rapporto assicurativo della persona deceduta sia precedente alla sentenza di divorzio.

Pensione di reversibilità, quando spetta all’ex coniuge divorziato (Pensioniora.it)

Nonostante, dunque, il divorzio sciolga qualsiasi vincolo contratto con il matrimonio, compresi il diritto ad essere erede e l’assegno divorzile, la pensione di reversibilità potrebbe essere riconosciuta nei casi che abbiamo appena descritto.

Assegno successorio

Oltre alla pensione di reversibilità, è possibile che l’ex coniuge rimasto vedovo possa essere beneficiario di un’altra somma di denaro. Si tratta, nello specifico, dell’assegno successorio, ossia una somma che viene versata all’ex coniuge dagli eredi, ma solo se quest’ultimo si trova in condizioni di difficoltà economica non riuscendo a far fronte alle spese primarie.

Per ottenere l’assegno successorio, l’ex coniuge divorziato dovrà fare richiesta al Tribunale. Il Giudice, a quel punto, verificherà le condizioni calcolando eventualmente la somma da erogare al richiedente. Le somme, tenendo conto anche delle condizioni economiche degli eredi, ma anche il mutare di quelle dell’ex coniuge, potrebbero variare nel tempo.

Pubblicato da
Marco Sparta