Nessuno te l’ha mai detto: c’è un modo per prendere quasi 2000 euro al mese tra pensione e indennità

Esiste una possibilità di ottenere una cifra notevole dall’INPS, quasi 2mila euro al mese per diversi trattamenti. Scopriamo di che si tratta.

Esistono diverse modalità per accedere alla pensione e ai trattamenti di tipo assistenzialistico. In particolare alcune categorie di cittadini che versano in condizioni socio-economiche difficili o soffrono di gravi patologie invalidanti, possono ottenere delle particolari indennità di tipo economico.

persona riceve euro
Nessuno te l’ha mai detto: c’è un modo per prendere quasi 2000 euro al mese tra pensione e indennità – pensioniora.it

Naturalmente occorre essere in possesso di determinati requisiti reddituali o di tipo socio-sanitario per accedere a queste prestazioni. Ma la norma le garantisce se, in possono delle caratteristiche richieste. Inoltre in talune circostanze il cumulo di queste misure non è vietato. Ciò permette, al cittadino beneficiario di questi aiuti, di raggiungere cifre importanti grazie e diversi interventi tra pensione e indennità.

Pensione e indennità, quale cumulo è possibile

Come accennato, se in possesso di alcuni requisiti si possono richiedere e ottenere varie prestazioni che cumulate insieme compongono delle cifre ragguardevoli. I trattamenti sono diversi e interessano cittadini in condizioni di disagio economico e con problemi gravi di salute.

persona su sedia a rotelle
Pensione e indennità, quale cumulo è possibile – pensioniora.it

Le cifre raggiungibili superano i 1800 euro al mese, ma vediamo per quali prestazioni sono erogate. La prima da citare è la misura sperimentale al via dal 2025 prevista dal decreto anziani. Gli 850 euro di questo contributo erogato dall’INPS sono destinati ad anziani non autosufficienti, di almeno 80 anni di età, con invalidità riconosciuta al 100 per cento e ISEE non oltre i 6mila euro. La non autosufficienza oltre alle certificazioni di invalidità deve essere poi valutata da una commissione tecnico-scientifica del Ministero del Lavoro.

Questo bonus erogato sotto forma di voucher deve essere usato per pagare l’assistenza domiciliare (badante o servizi specializzati). Altra importante indennità esistente è quella di accompagnamento destinata agli invalidi al 100 per cento, per persone con difficoltà a deambulare o a svolgere le normali attività quotidiane, al punto da richiedere assistenza personale.

Il contributo è pari a 531,76 euro ed è riconosciuto ai mutilati, agli invalidi al 100 per cento e chi non è in grado di svolgere le consuete attività quotidiane. L’indennità di accompagnamento non concorre alla formazione del reddito e quindi non è soggetta a tassazione. Inoltre la sua fruizione non dipende dal reddito della persona coinvolta. Infine a formare un contributo mensile notevole può essere l’assegno sociale.

Infatti l’assegnatario di trattamenti di invalidità può richiedere, al compimento dei 67 anni di età, può richiedere la loro trasformazione in assegno sociale, con un contributo di circa 460 euro al mese, per il quale non conta il reddito eventuale del coniuge. Unico limite il reddito personale del richiedente che non deve superare circa 6.900 euro.

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