Pensione integrativa: che cos’è, come funziona, quando ricorrervi

La pensione obbligatoria, pur offrendo un utile sostegno a chi, raggiunta l’età pensionabile, smette di lavorare, non sempre consente di mantenere il tenore di vita al quale si era abituati. Per colmare il gap previdenziale e regalarsi una vecchiaia più serena, è possibile ricorrere a diverse soluzioni, tra cui l’adesione a una pensione integrativa. Questa altro non è che una soluzione previdenziale totalmente libera che consente di ottenere, dopo la pensione, una rendita aggiuntiva.

denaro euro

Pur essendo soggette a rigidi controlli e dovendo sottostare a specifiche normative, queste formule pensionistiche sono, di fatto, vere e proprie forme di investimenti e, come tali, comportano una serie di rischi che è bene conoscere prima di decidere a quale aderire. Naturalmente, a fianco ai rischi, si collocano anche alcuni benefici, tra cui rientrano i vantaggi fiscali, l’impignorabilità e la totale reversibilità.

Di seguito andremo a scoprire più nel dettaglio che cosa sono le pensioni integrative, come funzionano e quando può risultare utile ricorrervi. Per scoprire i vantaggi fiscali della pensione integrativa è invece possibile consultare l’approfondimento redatto da esperti del settore.

Che cosa sono le pensioni integrative

Quando si parla di pensioni integrative, si fa riferimento a prodotti finanziari individuali o collettivi che, a fronte di versamenti contributivi periodici, consentono di ottenere, al raggiungimento dell’età pensionabile, un’entrata aggiuntiva. Il denaro versato dal contribuente non viene tenuto fermo su un conto, ma viene utilizzato da chi gestisce il prodotto sottoscritto per effettuare degli investimenti.

Le pensioni integrative possono essere suddivise in tre grandi gruppi:

Mentre i primi sono destinati a specifiche categorie di lavoratori, i secondi e i terzi sono accessibili a chiunque, indipendentemente dalla posizione lavorativa.

Come funzionano le pensioni integrative

Il funzionamento di questi prodotti finanziari è piuttosto semplice. Chi desidera aderire a un fondo o a un piano, non deve fare altro che individuare il prodotto maggiormente in linea con le proprie possibilità ed esigenze.

Dopo l’adesione – e secondo i tempi e i modi previsti in sede contrattuale – dovrà iniziare a effettuare versamenti periodici, i quali potranno avere cadenza mensile, semestrale o annuale. In aggiunta, è possibile conferire nel fondo il TFR. Raggiunta l’età pensionabile, potrà entrare in possesso del capitale via via maturato attraverso:

  • una rendita vitalizia;
  • una liquidazione totale e immediata del capitale;
  • una liquidazione della metà del capitale e una rendita vitalizia per la parte restante.

Alcune situazioni danno diritto a un anticipo o a un riscatto totale anticipato del capitale maturato. In particolare, si ha in genere diritto a:

  • un anticipo in caso di gravi problemi di salute o per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa;
  • il riscatto totale in caso di disoccupazione prolungata o invalidità.

Quando ricorrere alle pensioni integrative

Le pensioni integrative sono strumenti pensati per aumentare le possibilità di godere, raggiunta l’età pensionabile, di un tenore di vita in linea con le proprie aspettative, nonché per colmare il gap pensionistico.

Naturalmente, prima di aderire a un fondo o a un PIP, è sempre opportuno chiedere consiglio a un consulente finanziario autonomo, il quale potrà aiutare a individuare quello maggiormente in linea con il proprio profilo di rischio e gli obiettivi finanziari stabiliti.

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