Occupazione e università, un binomio non sempre perfetto: cosa emerge dall’indagine sul alcuni corsi di laurea per il 2023-2024
Quale corso di laurea scegliere che possa coniugare la propria inclinazione con il mercato del lavoro? È il dilemma di molti giovani diplomati. Una decisione non facile da prendere considerando anche che molti laureati non riescono a trovare un lavoro stabile. Proprio per cercare di aiutare a prendere la decisione migliore, giornali e enti di statistica realizzano classifiche dove mostrano qual è la migliore università e corso di laurea dal punto di vista occupazionale.
Repubblica ha realizzato un’indagine sui 100 migliori corsi di laurea in Italia per l’anno accademico 2023-2024. Sono 49 gli atenei pubblici che il quotidiano ha contattato individuando diversi corsi di laurea triennali e magistrali innovativi e di interesse.
I corsi sono stati divisi in 8 linee formative: tecnologia e informatica, ambiente, corsi innovativi, corsi erogati in lingua inglese, made in Italy, cibo e gastronomia, corsi inter-ateneo e corsi classici. Tra i migliori 100 corsi di laurea, eccone alcuni secondo la Repubblica.
Ingegneria biomedica è quel corso di laurea che mette insieme la medicina e le tecnologie di precisione di cui la prima ne ha molto bisogno. Università con lo stesso corso sono proposti da Roma Tor Vergata e dell’Università del Molise mentre a Torino c’è quello di Intelligenza Artificiale e Salute, solo per citare alcuni atenei.
Un tema modernissimo l’Intelligenza artificiale. L’Università di Ferrara propone la nuova laurea magistrale in Intelligenza artificiale, Data Science e Big Data presso i Dipartimenti di Ingegneria e di Matematica e Informatica. Un corso che con le più avanzate aziende di tecnologie può dare un grande sbocco occupazionale.
Sulla stessa falsariga il Politecnico di Torino propone una laurea magistrale in Quantum Engineering che prevede l’impiego delle scienze e delle tecnologie quantistiche in diversi settori come comunicazioni, scienze della vita, finanza, sicurezza ed energia.
Ci sono però anche corsi di studi “classici”: con questo termine non si indicano solo le discipline umanistiche ma percorsi più “noti”, sempre in ambito scientifico. Repubblica evidenzia i già conosciuti percorsi proposti dal al Politecnico di Milano che si distingue per Ingegneria civile mentre per la Bicocca, sempre nel capoluogo lombardo, la triennale in Economia, analisi dei dati e management.
Ingegneria del veicolo resta il fiore all’occhiello dell’Università di Reggio Emilia e Modena e per il Politecnico di Bari il corso di laurea triennale in Ingegneria che da quest’anno ha anche una sede a Taranto.