L’ora solare è in arrivo: scopriamo cosa cambia, quando spostare le lancette dell’orologio e altri dettaglio su questo cambiamento.
Durante le nostre giornate frenetiche, spesso il tempo ci sembra non essere mai abbastanza. Arriviamo, infatti, a fine giornata con ancora molte cose da fare, non volendo avere altro che dei minuti in più a disposizione, potendo così allungare le nostre giornate.
Questo desiderio diventerà realtà ben presto, visto che tra pochi giorni potremo spostare indietro le lancette dell’orologio, avendo un’ora in più a disposizione. Parte infatti il conto alla rovescia all’arrivo dell’ora solare, fissata da calendario l’ultimo week-end di ottobre. Con questo spostamento si dice addio all’ora legale, passando a quella solare.
Tra il 28 e il 29 ottobre, alle 3 del mattino, l’orologio torna indietro di un’ora, facendoci non solo dormire di più, ma avendo un’ora di luce in più al mattino. Tuttavia al pomeriggio ci ritroveremo immersi nel buio ben prima: così percepiremo la sensazione che le giornate si siano accorciate, visto che il sole ci sembrerà tramontare prima delle 17. Questo fino a marzo, quando tra 30 e il 31 del mese, momento in cui scatta l’ora legale, l’orologio va invece avanti di un’ora, portando a percepire le giornate come più lunghe.
I momenti in cui l’ora cambia determinano sempre un po’ di sfasamento, avendo delle ripercussioni anche sul nostro ciclo veglia sonno. Proprio per questo si era ipotizzato a livello europeo di eliminare il cambio dell’ora, possibilità tuttavia non ancora attuata.
Ma quando è nata l’usanza del cambio d’ora? Tutto è iniziato nel Regno Unito nel 1916 per ragioni economiche, durante il periodo del primo conflitto mondiale. Secondo alcune ipotesi è stato Benjamin Franklin a ideare l’ora solare per far svegliare prima i lavoratori allo scopo di ridurre l’uso delle candele, che comportavano delle spese molto alte. Anche in Italia si è applicata questa abitudine per risparmiare elettricità, sfruttando la luce naturale del sole.
Nel 1966 i cambi di orario sono stati introdotti a livello europeo nello stesso momento. Se da tempo si è parlato di rimuovere questa usanza, per ora nulla è stato fatto per via della difficoltà nel trovare un accordo comune sull’orario da fissare. L’Italia, come gli altri paesi mediterranei, vorrebbero dire addio all’ora solare per risparmiare energia, mentre quelli nordici al contrario desiderano abolire quella legale per allungare le ore del giorno, in questi luoghi molte meno.