Sempre più furti in Europa: cosa comporterà per il prossimo futuro

Esiste un problema di sicurezza pubblica in Europa, cresce il numero dei furti, quali saranno le conseguenze

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Borseggiatore (Pensioniora.it)

Le cronache fanno spesso riferimento a furti e borseggi ai danni di turisti e visitatori soprattutto nelle grandi città d’arte, dove l’afflusso di turisti nei centri storici è tornato a essere molto consistente con livelli simili o addirittura superiori a quelli precedenti la crisi della pandemia Covid.

Dunque furti e rapine, da parte di microcriminalità composta molto spesso da giovani e giovanissimi, che non è solo sviluppata nelle città della penisola. Anche le metropoli europee ne sono vittima, in particolare Parigi, Londra, Barcellona. Ma come vivono queste disavventure i diretti interessati, in particolare i turisti cinesi che sono tornati in Europa per viaggiare e spendere.

I furti in Europa ai danni dei turisti cinesi

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Turisti orientali (Pensioniora.it)

Tra i flessi turistici più importanti verso l’Europa dalla crisi post Covid, ci sono certamente quelli dall’Oriente, in special modo dalla Cina. In genere si parla di visitatori che spendono abbastanza e si rivolgono a strutture ricettive ufficiali. Ma proprio per la loro disponibilità tendono ad essere bersaglio delle microcriminalità.

I furti sono spesso effettuati con destrezza, distraendo le vittime e lasciando poche speranze di recuperare la refurtiva. Secondo i social media diffusi in Cina nelle città europee le esperienze spiacevoli (dal furto al raggiro da parte dei commercianti) sono comuni per i visitatori, tanto che non mancano dei consigli pratici per evitare problemi.

Così si scrive sui social di non indossare capi firmati, di non uscire dai negozi con pacchi e buste dei brand di lusso, di legare con lacci e lucchetti tablet e smartphone. Quindi l’opinione dei turisti cinesi sul viaggio in Europa sta cambiando, proprio alla luce dei furti e dei borseggi subiti da molti.

Le città del vecchio continente non sono più viste come una meta ideale da scoprire per i viaggiatori orientali. Troppe esperienze frustranti, anche nei rapporti con le forze dell’ordine dopo le denunce di furti e molestie. La polizia appare troppa distratta e poco interessata a intervenire per il singolo caso. La microcriminalità, nel giudizio dei social cinesi, non è il problema principale per le forze dell’ordine.

Anche le città italiane non sono valutate positivamente. Quelle dove stare più in allerta sono Roma, Milano, Venezia con una microcriminalità composta da piccoli borseggiatori che agisce spesso indisturbata. Le conseguenze di questa campagna social e dovuta in effetti della presenza diffusa borseggiatori e ladri, potrebbe portare alla riduzione del flusso verso l’Europa di molto del turismo cinese.

La meta pericolosa

Il vecchio continente viene visto sempre più come un luogo caotico e privo di regole, ma d’altra parte anche dall’interno del gigante asiatico le spinte per contenere i flussi turistici verso l’estero non mancano, anche a causa della crisi economica che morde anche in Cina. E queste spinte non dipendono tutte dalla sicurezza dei turisti nelle città europee, ma dalla scelta di privilegiare luoghi più vicini e se possibile interni.

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