Ecco alcuni semplici sistemi casalinghi per non consumare troppa acqua e per tagliare i costi della bolletta. Bisogna agire su abitudini ed apparecchi
Come ogni estate che si succede da qualche anno, inizia ad avere un’importante valenza individuale il bollettino della siccità. È sempre più una sorpresa quella di assistere a settimane di completa assenza di piogge, per vedere poi scaricare dai cieli, in poche ore, l’equivalente di giorni e giorni dell’attività dei temporali. Questa preoccupante dicotomia è all’ordine del giorno, ma non soltanto durante la stagione estiva; anche nel corso dell’inverno, quando sembrerebbe scontato associare al freddo clima, l’effetto temporalesco dell’umidità.
E invece niente. Dall’inverno sino all’estate si possono censire laghi e fiumi divenuti poco più che pozzanghere, per poi – i fiumi – trasformarsi in trappole mortale per molti centri abitati italiani, quando gli straripamenti registrano in tempi minimi un rilascio idrico superiore a qualsiasi aspettativa dettata dal buon senso delle medie stagionali. In fondo, ciò che viene comunemente chiamato come cambiamento climatico, ha reso maggiormente dissestato il territorio nazionale nel giro di pochissimi anni.
Il contributo umano (oltre a quello di ridurre drasticamente l’inquinamento globale), nella sua accezione più individuale, non sta nel trasformare positivamente l’attuale radicali dei fenomeni naturali, quanto piuttosto di risparmiare risorse che la natura stessa offre per le riserve che imporranno tempi peggiori. Insomma, soluzioni sistemiche, a quanto pare, non esistono; potrebbero però redimere l’attuale azione umana (deficitaria e impattante) una responsabile iniziativa politica globalmente condivisa.
Come si dice spesso, l’individuo, in tal senso, può fare molto, ma occorre chiarirsi sugli obiettivi: risparmiare effettivamente risorse, come luce gas e acqua; e risparmiare sulle bollette. Mentre la dura lezione del caro bollette del gas rischia di trasferirsi sulle fatture dei consumi elettrici, bisogna preoccuparsi di non sprecare un bene (sì, perché di questo si tratta) prezioso come l’acqua. In fondo basta poco, fare dei passi falsi, dove spesso si da l’affondo agli split dei condizionatori in un ambiente ad alta dispersività.
Ecco, per quanto riguarda l’acqua, il pericolo è di commettere similari errori di coerenza. Meglio, una buona volta, di mettersi nella condizione di dare la caccia ad ogni spreco, almeno nel proprio ambiente domestico. In casa, similmente a quanto si consiglia nell’ambito dell’elettricità e del gas, occorre valutare e trasformare le proprie abitudini, status primario delle dispersioni.
Innanzitutto occorre prendere di mira ogni perdita di rubinetto o da tubature e impianti idraulici, e provvedere rapidamente alla loro riparazione. Si può approfittare di tale contesto per la sostituzione di un rubinetto convenzionale con un rubinetto a basso flusso: quest’ultimo, infatti, è in grado di ridurre la quantità di acqua fuoriuscita senza limitarne la funzionalità.
Idem, si può provvedere per i rubinetti della doccia, risparmiando così litri preziosi nel proprio bagno quotidiano. Un deciso taglio della bolletta idrica passa anche per il serbatoio del wc: esiste la possibilità di installare dispositivi per la scelta dell’opzione di scarico, a seconda della tipologia di rifiuti liquidi. Da non sottovalutare l’uso di lavastoviglie e lavatrici: è bene attivarle al di fuori degli orari di picco.