L’Agenzia delle Entrate ha inaugurato il servizio WhatsApp per comunicare con i contribuenti. Come attivare la messaggistica.
la pubblica amministrazione si fa sempre più digitale. E tenta di sfruttare il più possibile i canali online per comunicare con i cittadini. In questo modo gli uffici vengono sollevati di parte del proprio lavoro. L’Agenzia delle Entrate è la prima – e l’unica – della pubblica amministrazione ad aver attivato un canale su WhatsApp.
Il sistema dei canali nella più importante piattaforma di messaggistica istantanea è piuttosto recente. Altri suoi competitors – più recente ma parimenti aggressivi – come Telegram, già ce l’hanno da tempo. In questo modo si può tentare di avere un contatto diretto con i cittadini tramite un mezzo di comunicazione a loro proprio ed utilizzato frequentemente.
L’Agenzia delle Entrate ha sfruttato l’applicazione di Meta per comunicare più efficacemente con i contribuenti. Gli avvisi che arriveranno sono delle note informative. Non sostituiscono in alcun modo una Pec o una raccomandata con ricevuta di ritorno.
L’agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti un canale WhatsApp, a cui inviare le comunicazioni. Innanzitutto la messaggistica istantanea è univoca, il che significa che l’utente non può rispondere, ma solo leggere.
Gli avvisi dell’Agenzia, non sono presenti sulla messaggistica, come le chat con amici e parenti, ma in una sezione separata che si chiama aggiornamenti. È visibile in alto nelle tendine che fanno scegliere le varie opzioni tra stato, chat, chiamate. Una volta entrati in “aggiornamenti“, si può fare la richiesta del canale da seguire, come ad esempio l’Agenzia delle Entrate.
I messaggi dovranno essere cercati appositamente sulla pagina aggiornamenti. Il servizio canali di WhatsApp consente di rimanere aggiornati continuamente sulle tematiche d’interesse. Per aggiungere il canale basterà cliccare sul segno +. Da quel momento, tutti gli aggiornamenti dell’Agenzia saranno visualizzati comodamente sulla App di messaggistica. Non dalla sezione chat, ma aggiornamenti. I messaggi rimarranno attivi per 30 giorni, dopodiché saranno automaticamente cancellati.
In questo modo l’Agenzia delle Entrate intende stringere un maggiore rapporto con i contribuenti, nella speranza che scadenze e date vengano maggiormente rispettate. Si ripete che non si può in alcun modo rispondere né interloquire tramite chat con l’Agenzia delle Entrate.
Solo che non tutti potranno utilizzare questo servizio. Dipende dal tipo di telefono che si possiede e dalla versione di WhatsApp. Per controllare è semplice. Basta verificare di possedere l’opzione aggiornamenti. Con essa ci si può iscrivere gratuitamente a diversi canali, non solo quelli dell’Agenzia delle Entrate. I telefoni troppo vecchi non supportano ancora la nuova versione della app di messaggistica istantanea proprietà di Meta.