Tenere una grossa somma di denaro in casa è lecito? O la legge lo vieta in qualche modo? Vediamo se esistono dei tetti massimi.
Nonostante l’accelerazione del mercato finanziario in versione digitale, ci sono ancora molte persone che usano accantonare il denaro in casa. Negli ultimi anni la transizione digitale ha coinvolto buona parte della popolazione. Sono sempre meno frequenti i pagamenti in contanti, ma viene privilegiato il pos.
Questo grazie ai piani cashless dei precedenti governi, che erano finalizzati alla lotta verso l’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro sporco. Nonostante le misure in atto che hanno sdoganato i pagamenti col bancomat anche per piccole somme siano terminati, l’abitudine ormai è rimasta.
Con la conseguenza che numerosi istituti di credito hanno dimezzato gli ATM per il prelievo di contanti. Rimane una buona parte della popolazione che invece continua ad accumulare denaro in contante e tenerlo depositato dentro casa propria. Esiste una quantità massima di denaro che si può conservare, o si può fare il bagno nelle monete come zio Paperone?
Bisogna subito precisare che per il momento non c’è nessuna definizione di legge che stabilisca quanto denaro contante si può avere in casa. Semmai si può dire che questo tipo di pratica è un rischio. Innanzitutto il denaro, specialmente le banconote, sono soggette a deteriorazione nel tempo. E poi in caso di furto non c’è la possibilità di ottenere alcun risarcimento.
Il rischio cui si può imbattere avendo una grossa somma di denaro in casa, dell’ordine di decine di migliaia di euro, è anche nel caso in cui venga autorizzato un accertamento fiscale, con perquisizione del proprio appartamento, ad esempio nel caso di movimenti sospetti o di grossi debiti, il rinvenimento di una somma di migliaia di euro in contanti potrebbe non giocare a favore del contribuente, il quale dovrà spiegare nel dettaglio in che modo è riuscito ad accumulare quella somma.
Mentre invece, per quanto riguarda gli acquisti con denaro contante, esistono delle leggi, che sono state messe in atto negli ultimi anni. I precedenti governi avevano stabilito il tetto massimo di acquisto con denaro contante a un centesimo meno di 2mila euro, cifra che nel 2023 sarebbe dovuta diventare la metà, avvicinandosi ai mille euro.
Il nuovo governo Meloni, anziché dimezzare il tetto massimo, lo ha più che raddoppiato. Ad oggi si può acquistare un prodotto di lusso in contanti per una somma fino a un centesimo meno di 5mila euro. Nel caso in cui si trasgredisca questa regola, la sanzione è di mille euro per il consumatore, e da 3mila a 15mila euro per il venditore.