Alcuni contribuenti italiani non devono pagare l’IVA per l’acquisto di alcuni beni e servizi. Vediamo chi può non corrispondere l’imposta
Tutti gli italiani si imbattono quotidianamente nell’IVA. Si tratta di una vera e propria imposta che riguarda il valore aggiunto di un prodotto e va ad incidere sul prezzo finale di quest’ultimo. Ad oggi l’IVA rappresenta una delle principali forme di entrate tributarie nelle casse dello Stato.
Questo tipo di imposta è stato introdotto in Italia nel 1973 ed è applicata ad un prodotto nelle varie fasi del processo produttivo e distributivo. Detto in altre parole, l’IVA si applica nel momento in cui il consumatore finale acquista il prodotto. Ad oggi l’IVA in Italia è al 22% e deve essere pagata attraverso un modello apposito utilizzando l’F24 online.
In Italia sono escluse dall’applicazione dell’IVA le operazioni senza requisito soggettivo; senza requisito oggettivo e senza requisito territoriale. In mancanza di uno o più di tali requisiti, l’operazione è esclusa dall’Iva, quindi l’operatore non dovrà né addebitare l’imposta al cliente né versarla successivamente all’Erario.
In altre parole possiamo dire che l’IVA non va pagata in caso di operazioni non imponibili o esenti, ovvero per le operazioni che non comportano cessioni di beni, non sono effettuate da professionisti e non si svolgono sul territorio italiano. Sono invece esenti dall’IVA le attività culturali, sanitarie, giochi e scommesse. Sono anche esenti da Iva tutti i prodotti e i servizi forniti da lavoratori in regime forfettario.
Sono dunque esenti dal pagamento dell’IVA le persone fisiche che intraprendono una attività di impresa o artistica con ricavi non superiori a 85mila euro, ovvero coloro che hanno accesso al regime forfettario. Questo tipo di regime agevolato comporta l’esonero nella maggior parte degli adempimenti IVA.
Un’ultima novità riguardo l’esenzione dell’IVA arriva dallo scorso anno. Sono esenti dal pagamento dell’imposta anche chi produce fattura in modalità elettronica. Per la fatturazione elettronica è stato introdotto il campo del valore Iva applicabile e della relativa motivazione, ovvero la causale che esprime le ragioni dell’esonero fiscale. Chi fattura in questa modalità, dopo aver indicato in fattura l’Iva allo 0% e le motivazioni dell’esonero, può procedere all’inserimento di uno fra i sette codici di inapplicabilità.