In caso di comunione dei beni i coniugi possono andare incontro a vari rischi nel caso in cui si dovessero contrarre dei debiti…
Quando si decide i sposarsi i coniugi possono decidere se sottoscrivere o meno la comunione dei beni. Si tratta di un accordo che prevede che le ricchezze sia del marito che della moglie, anche se accumulate separatamente, siano messe in comune. Entrambi i coniugi devono essere d’accordo per sottoscrivere la comunione dei beni.
Nonostante quanto appena detto, alcuni beni restano di proprietà di uno dei coniugi: tra questi rientrano i beni di cui ciascuno era proprietario prima del matrimonio, o acquisiti successivamente tramite donazione, di uso strettamente personale. Ad essere divisi, però, in questo caso, non sono soli i crediti ma anche i debiti…
Comunione dei beni, i rischi che si corrono accettandola
In caso di sottoscrizione di comunione dei debiti uno scenario che potrebbe accadere è che uno dei due coniugi si trova con dei debiti da pagare. I debiti possono essere personali, quando il contraente è solo uno dei due coniugi e quindi non è presente il consenso dell’altro, o essere stati contratti di comune accordo da entrambi i coniugi.
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affermato che, in caso di mancanza di una precisa disciplina normativa, in caso di debiti contratti da un solo coniuge, è ritenuto legittimo privare del bene detenuto in comunione legale entrambi i coniugi. Quindi, in caso di comunione dei beni, viene colpito tutto l’immobile anche se l’altro coniuge non c’entra nulla con la vicenda.
Dal momento che in caso di comunione dei beni il coniuge ha diritto sull’intero bene e non sulla singola quota, in caso di debiti il pignoramento di conti corrente o dell’immobile avviene per entrambi. Nel caso in cui il debito cade sull’abitazione è l’intero immobile ad essere colpito e questo dovrà essere ceduto all’asta.
Diverso è invece il caso della separazione di beni dove ogni coniuge è titolare della propria quota e, in caso di debiti da parte di un solo coniuge, sarà solo la quota di questi ad essere sottoposta ad esecuzione, restando indenne la quota di spettanza dell’altro coniuge. In caso di debiti condivisi, invece, ovvero contratti da entrambi i coniugi, la responsabilità sarà di entrambi e i creditori potranno colpire il patrimonio complessivo dei coniugi, per recuperare le somme spettanti.
