L’Agenzia delle Entrate a breve invierà delle comunicazioni ai contribuenti che potrebbero avere dei problemi con il fisco.
Negli ultimi anni è stata incrementata la lotta all’evasione fiscale. Gli strumenti utilizzati sono stati il miglioramento della transizione digitale del Paese, che ha consentito un aumento dei pagamenti elettronici, e dunque della fiscalizzazione degli acquisti. Allo stesso tempo, sono aumentati i controlli per quanto riguarda i possibili lavori a nero, dunque senza contratto né contributi. L’Agenzia delle Entrate, ha dalla sua anche uno strumento supplementare, che si chiama anonimetro.
Consiste in un analizzatore di dati, che rimangono anonimi per la maggior parte delle persone, che sfrutta le informazioni di vari enti pubblici, incrociando i dati alla ricerca di anomalie o irregolarità dei contribuenti. In seguito a determinate identificazioni, potrebbero scattare degli accertamenti nei quali il contribuente è obbligato a dare giustificazione di talune transazioni. Alcuni cittadini a breve riceveranno delle lettere dall’Agenzia delle Entrate.
Il Piano triennale dell’Agenzia delle Entrate
Dopo aver posto l’accento sul controllo dell’evasione fiscale, si stima che nei prossimi due anni lo Stato potrebbe recuperare circa 6 miliardi o anche più. Per il momento le previsioni si avvicinano ai 3 miliardi di euro ogni anno. Per questo sono state messe a punto delle misure di tregua fiscale, una sorta di perdono da parte dell’Agenzia delle Entrate nel momento in cui il contribuente si presenta egli stesso agli sportelli per rettificare la propria posizione fiscale.
A breve dovrebbero arrivare a casa di diverse milioni di italiani degli avvisi bonari, che corrispondono all’identificazione di alcune irregolarità fiscali. Il cittadino a quel punto può sistemare la propria posizione entro 30 giorni dalla data di ricevimento della lettera. Le anomalie provengono da incrocio di dati tra l’Agenzia delle entrate e altri enti, come ad esempio l’anagrafe finanziaria.
I controlli sono stati fatti a tappeto, e maggiormente concentrati sui soggetti con un elevato rischio fiscale. Si prevede l’invio di ben 3 milioni di lettere. I controlli possono essere di due tipi. Quella automatico e quello formale. Il controllo automatico si avvale di procedure automatizzate che verificano la veridicità delle dichiarazioni dei redditi e rilevano eventuali errori di compilazione. Mentre invece il controllo formale è solo in parte automatizzato, ed interviene un operatore che confronta la dichiarazione dei redditi con le documentazioni più complete cerca i guadagni del contribuente.
Le 3 milioni di lettere che l’Agenzia delle entrate invierà nei prossimi giorni ai contribuenti, sono degli avvisi bonari. Ciò significa che se il contribuente, con la lettera in mano, si recherà entro 30 giorni presso l’Agenzia delle entrate per correggere eventuali errori, potrà ricevere la riduzione degli interessi e delle sanzioni al 30%. In caso contrario, con l’invio della cartella esattoriale dovrà versare per intero le cifre supplementari che di giorno in giorno aumentano.