Il nuovo sistema di allerta nazionale denominato IT-Alert è in fase di sperimentazione su tutto il territorio nazionale con un calendario che è già stato reso noto a tutti.
Purtroppo però la pubblicazione del calendario sta trasformando una esperienza che finalmente ci porta al passo con altri Paesi europei e del mondo nell’ennesima occasione in cui i criminali informatici e truffatori senza scrupoli cercano in ogni modo di farsi beffe di cittadini e famiglie. Per questo motivo è fondamentale sapere come riconoscere il messaggio originale e cosa invece non fare assolutamente se si sospetta di avere ricevuto il messaggio pericoloso.
La diffusione delle notizie riguardo le prove che si stanno portando avanti in tutta Italia riguardo il nuovo sistema approntato attraverso la Protezione Civile e che dovrebbe avere lo scopo di evitare che le eventuali catastrofi ambientali e naturali che possono verificarsi nel nostro Paese si trasformino in tragedie è un dato positivo.
Ma purtroppo, data la assoluta trasparenza degli organi ufficiali a riguardo, compresa la pubblicazione da tempo di un calendario con le regioni che sono via via coinvolte dai test, si è creato uno spazio in cui soggetti criminali hanno deciso di provare una nuova strada con una nuova truffa. Una truffa che ha proprio come oggetto un finto messaggio che cerca di ricalcare nell’aspetto esteriore quello ufficiale. Ma ovviamente si tratta di un messaggio che nasconde finalità che sono ben diverse da quelle di protezione e sicurezza.
Riuscire a riconoscere il messaggio autentico inviato dai sistemi della Protezione Civile può essere abbastanza facile. Se infatti ti trovi in un luogo affollato, in cui è quindi molto probabile che anche altre persone abbiano il proprio cellulare in tasca o nella borsa, sarà facile capire il momento in cui il messaggio di prova arriverà anche al tuo cellulare, perché sarà preceduto da un suono che non hai mai sentito e che non assomiglia a nessuna delle suonerie disponibili.
Questo suono, che in realtà ricorda molto da vicino una sirena di allarme, viene poi accompagnato da un messaggio che chiarisce, in lingua italiana e anche in lingua inglese, che si è appena ricevuto il messaggio test del servizio IT-Alert. E non vengono ovviamente richiesti dati personali di alcun genere. Tutto quello che viene richiesto è la residenza, intesa solo come città, la marca dello smartphone e l’operatore telefonico. Se quindi nel periodo in cui si stanno effettuando i test dovessi invece ricevere un qualche sms che vuole farti credere di essere il messaggio IT-Alert, presta attenzione perché il messaggio dalla Protezione Civile e dal sistema IT-Alert è in realtà una notifica push e non un sms. E soprattutto diffida dei messaggi che ti chiedono dati personali.