Ecco quali sono le voci di riferimento davvero importanti per monitorare o per migliorare lo proprio sforzo verso il risparmio energetico della casa
Chi ha trascorso una vacanza all’insegna del relax e del dolce soggiorno di una casa vacanze, di sua proprietà o presa in affitto, avrà combattuto direttamente o indirettamente con i fattori di spesa più perniciosi, mai come ora (dal febbraio 2023 o oggi) rilevanti sul budget delle proprie scelte: ovverosia, le bollette. Il proprietario della seconda casa avrà affrontato i ridotti consumi legati a pochi mesi di utilizzo dell’immobile ma pur sempre con gli evidenti picchi economici, rispetto ai corrispettivi degli anni precedenti; l’inquilino turistico si è invece ritrovato il peso delle sproporzionate tariffe, indubbiamente, sull’aumento della locazione.
Qualsiasi sia la tipologia di proprietario (comprendendo in primis quelli della sola prima casa), tanto più dei locatari, le spese stanno costantemente accerchiando l’ambito della vita domestica. L’energia è diventata il pomo della discordia sia sotto il profilo della politica diplomatica globale, quanto per la contiguità strumentale col tema del burrascoso cambiamento climatico.
Cosa è davvero importante nella lettura della bolletta della luce
Lo scorso anno, come spesso avviene, la necessità è diventata virtù: gli aumenti dei costi delle fatture energetiche dovuti alla crisi del gas, dopo lo scoppio delle ostilità in Ucraina, hanno prodotto principalmente due effetti. Innanzitutto, l’innalzamento delle temperature invernali oltre la media stagionale ha fatto sì che l’Italia risparmiasse migliaia di preziosi metri cubi di gas per il suo fabbisogno nazionale, da investire evidentemente nel corso della prossima stagione fredda.
Il secondo effetto ha riguardato invece gli aspetti più individuali: molti cittadini hanno dirottato una parte del consumo di energia, dal gas all’elettricità, affidando il riscaldamento a stufe e altri più complessi impianti elettrici (c’è chi invece ha recuperato l’utilizzo delle stufe a legna). Ma anche queste alternative pagano lo scotto di tanta dispersione: da quest’anno, si sta verificando un effetto domino dei rialzi, i quali si sono ora trasferiti nei chilowattora, e non più sui metri cubi.
Bolletta della luce, le voci da conoscere
Con tutto ciò che dunque può significare durante una stagione come l’estate di quest’anno, estremamente torrida, che ha reso irrinunciabile l’uso del condizionatore. Proprio in casa, si annidano le fonti più energivore per il contatore della luce e sono rappresentate dai più classici degli elettrodomestici: frigorifero, lavastoviglie, lavatrice, forno elettrico, asciugacapelli; ma al vertice dei consumi resta saldo l’impianto di condizionamento dell’aria, al netto dei vantaggi che possono portare una corretta manutenzione e una frequente pulizia delle componenti.
A supportare lo sforzo necessario di modificare qualche insana abitudine che provoca inevitabili sprechi, c’è sempre, ancora una volta, la bolletta. Basta individuare le voci davvero importanti ed essenziali, saperle valutare e agire di conseguenza. In primo luogo bisogna distinguere tra spese a quota fissa e spese a quota variabile. Vi sono poi gli importi legati alla fascia oraria, al trasporto dell’energia e alla gestione del contatore. Tra queste, si possono individuare eventuali ricalcoli, il canone Rai e, per i beneficiari, il bonus sociale. Un conguaglio può rendere l’importo totale negativo e significa che non c’è nulla da pagare. Non bisogna omettere di individuare i consumi effettivi (magari forniti tramite l’autolettura) e i consumi stimati.