Tra le opportunità presenti di agevolazione fiscale, non va dimenticato il bonus affitti ecco chi può fare domanda
Uno dei problemi delle giovani generazioni nei primi tentativi di emancipazione dalla famiglia è senza ombra di dubbio la difficoltà di trovare una casa a prezzi abbordabili. Nelle grandi città e nei capoluoghi di provincia è molto difficile trovare affitti a costi contenuti e la mancanza di un’edilizia residenziale pubblica efficace e in larga scala non fa che aggravare la situazione.
Anzi la tendenza del mercato immobiliare è al rialzo dei prezzi delle locazioni a uso abitativo, anche in un momento di difficoltà economica come quello attuale. Se a questo si aggiungere l’aumento dei tassi di interessi per l’attivazione dei mutui immobiliari, il quadro può apparire desolante. Quindi a parte chi può sfruttare l’aiuto della famiglia con un investimento a lungo termine, le possibilità sembrano restano poche. In realtà qualche contributo alle locazioni è previsto e si può ottenere.
Il bonus affitti under 31 è richiedibile anche per il 2023 ed è destinato a giovani con basso reddito per il contenimento delle spese dei canoni di locazione. Il reddito richiesto per il bonus non deve superare i 15.493,71 euro e l’agevolazione è prevista per le case (anche una sola stanza, andando incontro agli studenti fuori sede) e gli appartamenti dove si fissa la residenza, con una detrazione del 20 per cento del canone di affitto, per i primi 4 anni di contratto e fino a un tetto massimo di spesa di 2mila euro all’anno.
Il bonus si concretizza come detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi e può essere ripartita tra gli intestatari del contratto di locazione se in possesso dei requisiti, mentre se solo uno degli intestatari ne ha diritto, avrà la detrazione esclusivamente per la sua quota. Il limite di età come accennato sono i 31 anni non ancora compiuti e bisogna ricordare che il canone d’affitto pagato all’anno non può essere complessivamente inferiore ai 991,60 euro, che rappresenta la somma minima di bonus ottenibile.
Naturalmente il contratto di locazione deve essere regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate, mentre l’appartamento dove il giovane prende la residenza deve essere diverso dalla casa principale dei genitori.
Le limitazioni riguardano anche la categoria catastale degli appartamenti che non possono essere inclusi nellle categorie di lusso cioè A/1, A/8 e A/9, ma neanche alloggio di edilizia residenziale pubblica o appartamento finalizzato a fini turistici. Naturalmente i requisiti devono essere posseduti per tutti gli anni in cui si richiede la detrazione.
Si possono anche indicare le somme che si possono ottenere con il bonus: con locazioni annue tra 991,60 e 4.958 euro, il bonus affitto giovani è sempre uguale a 991,60 euro; con affitti tra 4.959 e 9.999 euro, il bonus è pari al 20 cento del canone versato all’anno, con un valore compreso tra 991,60 e 1.999,80; per gli affitti superiori ai 10mila euro all’anno, il bonus sarà sempre di 2mila euro.
Per richiedere l’agevolazione per l’anno 2023 si deve segnalare di averne diritto all’Agenzia delle Entrate, con la presentazione della dichiarazione dei redditi, indicando i dati della casa (o stanza) destinata alla residenza; le informazioni del contratto di locazione stipulato e registrato; il valore del reddito annuo. La detrazione si applica direttamente nella stesura del modello 730, inserendola nel rigo E71 colonna 1 con il codice 4.