Conoscere quando si potrà andare in pensione, non una semplice curiosità ma un dato importante per programmare il futuro
Avere un’idea del momento in cui si potrà abbandonare la carriera lavorativa per la pensione non è solo una curiosità da soddisfare, nemmeno se si è giovani e l’appuntamento con la fine della carriera professionale lontana. Si tratta in vece un dato molto importante per programmare al meglio il proprio futuro e cercare di garantirsi un livello accettabile di potere d’acquisto.
Infatti il sistema attualmente in vigore, il contributivo misto, o per chi non ha contributi prima del 1996, completamente puro, non fìgarantisce in tutti i casi un assegno pensionistico elevato. Anzi spesso il tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra ultima retribuzione percepita e primo assegno pensionistico, non supera il 60 per cento. Così con uno stipendio di 1500 euro al mese, la pensione arriva a 900 euro mensili.
Per avere una pensione soddisfacente con il contributivo puro occorre una carriera lavorativa lunga e continua, oltre a una una retribuzione elevata. Cosa che purtroppo per molti lavoratori resta una chimera, considerando precarietà slari bassi e periodi di inattività. In questi casi diventa necessario avere un’idea precisa della proprie prospettive previdenziali anche pensare a una pensione integrativa, per chi può permetterselo.
Ma come conoscre quando e in che condizioni si potrà andare in pensione? Uno strumento utile da consultare è l’estratto conto contributivo reperibile sulle pagine del fascicolo personale del cittadino a cui si accede con le credenziali personali Spid Cie e Cns, su cui si trovano importanti informazioni da tenere presenti.
Tuttavia il calcolo resta complicato e di difficile svolgimento. Per avere un’idea del proprio assegno si può pensare di rivolgersi a consulenti e esperti professionali del settore. Altrimenti in rete sono disponibili degli efficaci simulatori che, partendo dai dati inseriti dall’utente, possono stimare con un buon grado di approssimazione l’assegno futuro.
Uno dei migliori è quello dell’Inps tra i più affidabili e semplici da utilizzare. La mia pensione futura è un servizio dell’Istituto di previdenza sociale che permette di stimare quale sarà la pensione al termine della vita lavorativa. Il sistema si basa essenzialmente su tre dati l’età, la carriera professionale e quella retributiva con il reddito, prendendo in considerazione la normativa in vigore attualmente.
Il servizio si basa principalmente sui dati inseriti dal cittadino e non fornisce una valutazione partendo dai requisiti previdenziali concreti accumulati dal lavoratore. In altre parole non fornisce un’informazione con valore di certificato né come di attestazione di un diritto. Tuttavia le informazioni rilasciate sono attendibili e possono dare un’idea credibile dell’assegno pensionistico che si potrebbe ottenere al momento della presentazione della domanda.
Quindi con il software dell’ Inps si può conoscere la data di maturazione della pensione anticipata o di vecchiaia, avere una stima del rapporto tra prima quota di pensione e ultimo stipendio ricevuto, verificare i contributi pagati e indicare all’Inps gli anni di versamenti eventualmente mancanti, e così via. Si parla quindi di uno mezzo molto duttile ed efficace per avere un’anticipazione della proprio trattamento pensionistico con un’attendibilità accettabile.