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Tasse

Nuove regole per gli affitti: cosa sta cambiando

Si attendono nuove regole per gli affitti, soprattutto per le locazioni brevi che coinvolgono il mercato turistico

Affitto casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con la chiusura della stagione estiva non si conclude la discussione sulla condizioni del mercato degli affitti e delle locazioni a uso abitativo nelle grandi città, alle prese con il turismo di massa. I rapporti tra locazioni a fini ricettivi e affitti di tipo abitativo sono delineati da un costante aumento degli ultimi soprattutto nelle città d’arte e nelle località grande afflusso turistico.

Ciò perché sempre più spesso nei centri storici e nelle zone limitrofe i proprietari di abitazioni si affidano sempre alla locazione per tempi brevi e brevissimi che dà molti vantaggi in termini economici e contrattuali. Infatti a fronte del maggior impegno nella gestione dell’abitazione affittata a fini turistici i guadagni sono sicuramente maggiori e gli impegni nei confronti degli inquilini meno stringenti.

Regole degli affitti si va verso il cambiamento?

Affitto casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ma l’affitto di abitazioni attraverso portali e siti specializzati per finalità turistiche non è più utilizzata da nuclei familiari per arrotondare il reddito, ma da vere e proprie società e agenzie specializzate nel settore immobiliare con la gestione e la proprietà di decine di appartamenti e locali per locazioni brevi e brevissime.

Questa situazione trova la forte contrarietà delle associazioni professionali degli albergatori e di quelle degli inquilini. Queste ultime denunciano l’aumento degli affitti a fini abitativi, con una sensibile riduzione della disponibilità di appartamenti sul mercato. Non è un caso che si parla di una stretta sulla locazione breve con una durata minima del contratto di affitto turistico a due notti con l’introduzione di un numero di codice identificativo della struttura obbligatorio da richiedere ed esporre.

Inoltre per le attività di tipo imprenditoriale con diversi appartamenti affidati si parla di dichiarazione di inizio di attività con una nuova categoria economica da individuare. Tuttavia queste proposte sono al momento soltanto bozze e, un progetto organico non esiste se non nelle dichiarazioni.

La speranza è contenere il fenomeno degli affitti brevi e favorire le locazioni abitative, soprattutto nei grandi centri urbani. Comunque dal 1° gennaio 2023 sono presenti delle novità di tipo fiscale delle quale i locatori (i proprietari dell’immobile) devono tenere a mete.

Le novità dell’anno in corso

Affitto casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dall’inizio dell’anno anche per gli affitti brevi c’è l’obbligo della segnalazione all’Agenzia delle Entrate dell’anno di affitto e dei dati catastali dell’appartamento affittato. I dati da comunicare sono: nome, cognome e codice fiscale del locatore, durata del contratto, indirizzo dell’immobile locato e importo lordo percepito. Le nuove regole coinvolgono i contratti di affitto ad uso abitativo non superiori a 30 giorni, stipulati da persone fisiche al di fuori delle attività di impresa.

Queste regole riguardano anche i contratti di sublocazione e di concessione in godimento a terzi a titolo onerose da parte di persone fisiche. I dati vanno spediti all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla stipula del contratto. Nel caso di più contratti brevi stipulati nel corso dell’anno la comunicazione può essere effettuata in forma aggregata.

Chi opera come sostituto d’imposta e applica quindi la ritenuta del 21 per cento sui canoni di affitto, deve comunicare i dati all’Agenzia soltanto mediante la Certificazione Unica. Le multe in caso di mancata o incompleta comunicazione sono elevate e vanno da un minimo 500 a un massimo di 2.500 euro.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano