Un dettaglio da non sottovalutare nella bolletta del gas il PCS, ecco a che cos’è, a cosa serve e qual è la sua incidenza sulla spesa finale
Amare sorprese per consumatori e famiglie nel mese di settembre. Oltre ai rincari dei generi alimentari che non accennato a diminuire. oltre alla benzina che viaggia, c’è da dirlo, sui 2 euro al litro, arriva la stangata del gas con rincari che si preannunciano salati. Mai come quest’anno principali responsabili degli aumenti che peseranno sulle tasche dei consumatori finali gli speculatori sui mercati internazionali.
Infatti non c’è un aumento complessivo dei consumi, al contrario la domanda è in fase di calo rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso per una percentuale pari al 10,6 per cento, circa 21 miliardi di metri cubi in meno. Ma ciò non impedisce i movimenti speculativi in vista dell’autunno con rincari in tutto il continente.
Voci nella bolletta, il PCS
Tra le voci che hanno un peso nella bolletta finale del gas vi è sicuramente il PCS (Potere calorifico superiore, cioè la quantità di calore prodotta da un metro cubo di gas). Si tratta di una sorta di parametro della qualità calorifica del gas, un’unità di misura della qualità del gas. Il gas naturale che arriva nelle case italiane è composta da una miscela di metano (tra l’85 e il 99 per cento) più altri idrocarburi come etano, propano, butano più un gas odorizzante per segnalare possibili fughe del prodotto.
Il PCS indica la qualità del gas distribuito e ha maggiore qualità corrisponde maggior potere calorifero. Il gas viene distribuito tutto dalla Rete di Gasdotto Nazionale, quindi tutto il gas è identico per ogni singolo fornitore. Quindi resa e qualità del prodotto sono sempre uguali anche con fornitori diversi. Tuttavia il gas viene riconsegnato nelle singole località dalla Re.Mi. (impianti di regolazione e misura) che hanno lo scopo di decomprimere e misurare il gas naturale.
Sulle Re.MI. influiscono fattori esterni ed è per mantenere costanti questi fattori che l’Arera ha introdotto il PCS che è rapportato all’unità di misura per il gas di 0,03852 GJ/smc (giga joule per metro cubo standard), valore indicato da Acea energia. Quindi il PCS è un valore standard di livello nazionale usato da tutti i fornitori di gas. Il valore del PCS è stabilito per ogni Re.Mi. dal Snam rete gas.
Altre informazioni su questo valore
Il PCS è quindi un valore standard della qualità del gas e incide su altre componenti della bolletta. Se la qualità del gas è elevata, quindi maggiore della qualità standard stabilita da Arera (Autorità di regolazione energia ambiente e rete) pari a 0,03852 GJ/smc, la tariffa aumenta. Se invece la qualità è inferiore allo standard, la tariffa che si paga in bolletta diminuisce. Oltre a questo dato va fatta però una considerazione, una qualità maggiore con PCS superiore allo standard significa una resa maggiore in termini di potere calorifero e quindi un consumo minore.
Questa descrizione dà un’idea di una voce importante della bolletta. Tuttavia si deve sottolineare che gli aumenti di settembre non hanno a che fare no la qualità del prodotto, bensì esclusivamente sulle speculazioni avvenute nei mercati internazionali con incrementi fino al 60 per cento dei prezzi e ricadute pesanti per tutti i consumatori.