Pronte per essere ricevute migliaia di comunicazioni nei confronti di questi contribuenti. Ecco cosa sta chiedendo il Fisco dopo le irregolarità riscontrate
Il ritorno dalle vacanze è in corso. Per molti si è concluso da almeno una settimana. Eventualmente qualche pensionato si è apprestato a rientrare per tempo in vista del calendario previdenziale relativo alla consegna delle pensioni che si sta chiudendo in queste ore. Per altri, i lavoratori, sono stati già riaperti i battenti di negozi e uffici. Altri ancora, invece, stanno approfittando del flusso in entrata per trovare sgombro il flusso in uscita.
In altre parole, altri profili di lavoratori stanno approfittando or ora a partire, grazie a ciò che le mille nuove professioni odierne consentono in termini di flessibilità. Ne sono un esempio i cosiddetti nomadi digitali, i quali assemblano lo svolgimento del proprio lavoro svolto essenzialmente tramite un notebook ed uno smartphone, con le ore di tempo libero della vacanza in un affascinante luogo esotico o del Belpaese; senza considerare il vantaggio di spostarsi in treno o in aereo evitando la congestione degli “esodi” turistici.
Insomma, quando si rientra a casa, ancor prima di girare la chiave nella serratura della porta, occorre, prima di tutto, gettare uno sguardo nella buca della cassetta postale: verificare che durante la lunga assenza il postino non abbia lasciato una bolletta o qualche importante comunicazione. Si possono riproporre gli stessi consigli che si danno quando si è in procinto della partenza; essi sono validi anche all’arrivo: se si trova una fattura dell’utenza domestica è più che probabile che abbia fatto in tempo a superare la data di scadenza del pagamento.
È bene dunque, quando necessario, affrettarsi a pagare il bollettino presso l’ufficio postale prima di sentire l’amaro sapore del rientro, dopo la dolce evasione dalla routine. Probabilmente, sarà opportuno non tardare troppo nel fare mente locale e ritrovare la concentrazione rispetto a tutte le scadenze che si consumeranno nei prossimi giorni. In primis, parimenti alla priorità data prima della partenza, bisogna calendarizzare una delle successive rate di pagamento dell’imposta IRPEF, in scadenza intorno alla metà di settembre, e da effettuare tramite il consueto modello F24.
Con tutta probabilità, già da questo mese, non sarà soltanto l’ennesimo salasso mensile per molti contribuenti che affrontano il capitolo della dichiarazione dei redditi. Sta già arrivando, in particolare sui cedolini INPS dei titolari di pensione minima, il rimborso del credito di imposta, derivante dalla detraibilità delle spese sostenute o dalla restituzione del credito per eccedenze versate con l’IRPEF dello scorso anno.
Al contempo, bisogna portare a conoscenza del fatto che l’Agenzia delle Entrate ha pronte sul suo tavolo 3 milioni di lettere da inviare ad altrettanti contribuenti. Di cosa si tratta? Queste lettere rappresentano avvisi bonari derivanti dai nuovi sistemi di controllo e di riscossione di cui si è dotato lo Stato nell’ambito del programma di lotta alla evasione fiscale. I destinatari sono quei contribuenti ai quali sono state notificate irregolarità ed errori nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi trasmesse telematiche.
Con queste comunicazioni, essi sono invitati a regolarizzare per tempo le loro posizioni prima che vengano applicate le sanzioni in sede di accertamento. Ad essere prese di mira sono le anagrafiche scaturite dal lavoro del nuovo Anonimometro, lo strumento usato dal Fisco per attivare verifiche su nominativi ad elevato rischio di evasione fiscale e di altre violazioni tributarie, prevenendo così maggiori costi sulla Pubblica Amministrazione e sulla spesa dello Stato, grazie all’analisi statistiche, valutazioni e rilevazioni di anomalie sui conti correnti.