Ecco quali sono le raccomandazioni last minute circa l’utilizzo della carta per l’acquisto dei beni alimentari, dopo ciò che si è verificato nelle consegne
Il potere d’acquisto rappresenta il punto di riferimento e la cartina di tornasole delle economie avanzate. In altre parole, contano le potenzialità di spesa dei cittadini, rispetto, ad esempio, alla capacità di risparmio; potenzialità, queste, che contribuiscono a garantire lo sviluppo della produzione di un Paese, trainato, di conseguenza, dal consumo (possibilmente rapido) della stessa merce prodotta. Oltre ad un potere d’acquisto, quindi, esiste una velocità d’acquisto analogamente funzionale alla tenuta economica.
Ovviamente, non si parla soltanto dell’acquisto e del consumo di prodotti, ma anche del consumo di servizi, di attività commerciali trasversali che producono servizi, anche sotto il profilo dell’intrattenimento, da godere fino al loro breve esaurimento (fosse anche della durata di una serata). D’altronde, oltre le teorie economiche e l’interpretazione dei flussi finanziari globali, non sono mancati governi (nella compagine politica peninsulare) che hanno misurato l’esistenza o la percezione di crisi dai coperti dei ristoranti riempiti nei fine settimana.
L’ente avvia i controlli sulla carta solidale INPS
Al di là degli orizzonti di una boutade buona per il dibattito mediatico da salotto, le ultime ondate di escalation dall’impatto economico stanno segnando eccome la storia del Paese; e gli orizzonti di ripresa fanno fatica ad avanzare. Il potere di acquisto è arenato nelle acque stagnanti dell’inflazione, la quale, dopo un anno e mezzo dal declino dei dati relativi al vecchio continente, non cede il passo ad una decisa ripresa.
Probabilmente, però, la parabola discendente trova nelle singole circostanze soltanto i suoi punti apicali, dal momento che sin dall’esordio del nuovo millennio si è inaugurata una crisi sistemica che ha perlopiù coinvolto i Paesi occidentali, traducendosi in un cammino di graduale impoverimento nonostante le estemporanee parentesi di accelerazione industriale. Va da sé che occorre agire su fattori ben più complessi e che garantiscano un benessere duraturo, piuttosto che agendo sulla provvisorietà.
Attenzione all’utilizzo del credito offerto dalla carta solidale INPS
D’altronde, anche la provvisorietà non basta. I dati sulla povertà in Italia che hanno indotto le istituzioni ad attivare nel 2019 il Reddito di Cittadinanza, non sono riusciti a blindarne la sopravvivenza. Oggi, nel suo inesorabile percorso di cessazione, il RdC sta per essere definitivamente sostituito dalle ben più circoscritte misure quali il Supporto Formazione Lavoro e l’Assegno di Inclusione, ad appannaggio della platea di beneficiari suddivisa per soggetti occupabili e soggetti non occupabili.
Quando si parla di povertà, non si intende uno status in termini generici, quanto una condizione molto concreta, al punto che per molti cittadini è oggi difficile altresì sostenere la spesa alimentare, l’acquisto dei beni di prima necessità. Dopo la Carta Acquisti INPS, il governo Meloni ha introdotto, sul fronte dei prodotti alimentari, la Carta Solidale INPS, erogata dall’ente previdenziale ai nominativi indicati dai Comuni, aventi un ISEE familiare inferiore a 15mila euro.
Le liste dei beneficiari si sono chiuse a fine giugno, eppure oggi si scopre, con l’attivazione dei controlli dell’INPS, che le prime non sono prive di errori. Infatti, uno dei requisiti per godere del contributo una tantum da 382,50 euro è quello di non essere titolari di altri sussidi, come il RdC e similari, ossia: reddito di inclusione; indennità di disoccupazione Naspi e Dis Coll; cassa integrazione guadagni CIG; indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; Assicurazione Sociale per l’Impiego; altre forme di integrazione salariale. Pertanto, coloro che ricevono altri contributi saranno chiamati a restituire l’importo della social card.