Molti percettori del Reddito di Cittadinanza hanno avuto comunicazione che la misura è stata loro sospesa: i motivi
La salita al potere del governo Meloni ha portato ad una riforma prima, e alla sua cancellazione poi, del Reddito di Cittadinanza, la misura voluta dal governo Conte nel 2019 di sostegno al reddito e di introduzione al mondo del lavoro. Dopo quattro anni di onorato e criticato servizio, dunque, il Reddito di Cittadinanza è prossimo alla sparizione.
Il governo Meloni ha infatti prima modificato il RdC attraverso la Legge di Bilancio 2023 e ha poi deciso per il suo “pensionamento” a partire dal 1° gennaio 2024. Proprio a partire da quella data che entrerà in vigore una nuova misura: l’Assegno di Inclusione. Per questi motivi che molti percettori del RdC stanno avendo la misura sospesa: ecco tutti i motivi e i dettagli.
Tramite la Legge di Bilancio 2023 il governo Meloni ha diviso la platea di beneficiari del Reddito di Cittadinanza in due parti: da una parte ci sono i non occupabili e dall’altra gli occupabili. I non occupabili sono tutte quelle persone che hanno, all’interno del proprio nucleo familiare, disabili, over 60 o minori. Queste persone riceveranno il RdC fino al 31 dicembre 2023 dopodiché avranno in automatico l’Assegno di Inclusione.
Diversa, invece, la situazione per gli occupabili, ovvero coloro che hanno tra i 18 ed i 59 anni e non hanno alcun impedimento a lavorare. Queste persone ricevono il RdC per soli 7 mesi senza rinnovo: coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali dei comuni potranno fare richiesta per il Supporto per la Formazione ed il Lavoro dal valore di 350 euro mensili.
Sono proprio gli occupabili a ricevere in questi mesi una comunicazione da parte dell’INPS, tramite SMS o mail, in cui è comunicata la sospensione del Reddito di Cittadinanza. Ci sono però altri casi in cui l’INPS sospende il RdC: vediamoli insieme. Il reddito è sospeso quando il beneficiario raggiunge 18 mensilità di seguito: in questo caso è obbligatorio un mese di sospensione del beneficio. Al termine del mese i beneficiari potranno richiedere nuovamente il rinnovo della misura.
La sospensione della misura può avvenire anche quando i beneficiari iniziano una attività lavorativa senza notificarla all’INPS tramite il modulo RdC-Com esteso. Reddito sospeso anche a seguito di controlli da parte dell’INPS per quanto riguarda l’ISEE: il RdC potrebbe essere sospeso nell’arco temporale necessario per effettuare tutti i controlli.
Un altro motivo di sospensione del Reddito di Cittadinanza è quando è presente una discordanza tra i dati ISEE ed i registri anagrafici. In caso di discrepanza tra i dati dichiarati nella DSU e quelli presenti nei registri anagrafici, il RdC potrebbe essere sospeso.
Infine, un ultimo motivo di sospensione della misura riguarda i nuclei familiari monocomponenti con membri under 26. In questo caso, però, si tratta solo di controlli aggiuntivi programmati dall’INPS: al termine dei controlli l’erogazione della misura riprenderà in maniera regolare.
I beneficiari del RdC possono controllare di persona se ci sono delle sospensioni in atto accedendo al sito dell’INPS, cliccando sulla pagina dedicata al Reddito di Cittadinanza, attraverso le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Selezionando “Domanda” e poi “Esito” si potrà verificare in prima persona lo stato del Reddito di Cittadinanza.