Ecco quali sono le opzioni hanno le donne di andare in pensione a 57 anni, vediamo le opportunità da sfruttare
Andare in pensione è un traguardo atteso e agognato da tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici. Farlo poi in età precoce comunque dopo decenni di attività è poi una possibilità da non sottovalutare. Certo il sistema pensionistico attuale non offre al momento molte opzioni e la tendenza è per allungare la carriera lavorativa.
Infatti la normativa in vigore premia chi rinvia il momento dell’entrata in pensione con assegno più consistenti. D’altra il diritto a lasciare il lavoro in condizioni particolari viene riconosciuto in diversi casi. Occorre valutare attentamente se conviene e se il rapporto tra ultima retribuzione e primo assegno pensionistico (tasso di sostituzione) consente di mantenere un adeguato potere d’acquisto. Ma vediamo nel dettaglio le opzioni presenti nel sistema attuale per la pensione già a 57 anni, in particolare per le lavoratrici.
Pensione a 57 anni per quali lavoratrici è possibile
Iniziamo a verificare quali sono le opportunità possibili per le donne di andare in pensione già a 57 anni. La prima è la pensione anticipata ordinaria, prevista dalla riforma Fornero, raggiungibile con 41 anno e 10 mesi di contributi. Quindi iniziando a lavorare molto presto, già a 15 anni, si può pensare di andare in pensione a 57 anni, senza interruzione del lavoro.
Seconda possibilità pensione anticipata con quota 41 per lavoratrici precoci. Questa prestazione permette l’uscita anticipata dal lavoro con 41 anni di contributi versati, dei quali almeno 1 versato prima dei 19 anni. Quindi per fruire di questa opzione occorre aver iniziato a lavorare almeno a 16 anni di età senza interruzione dell’attività. Inoltre questa misura è riservata solo ad alcune categorie di lavoratrici.
Nel dettaglio sono: le disoccupate di lungo corso che non ricevono l’indennità da almeno 3 mesi; le invalide civile con riduzione delle capacità lavorative ridotta almeno del 74 per cento; le caregivers che assistono il coniuge o un parente di primo grado in condizioni di disabilità grave da almeno 6 mesi; le lavoratrici impegnate in impieghi gravosi; le lavoratrici impegnate in attività usuranti per almeno 7 anni degli ultimi 10 anni di lavoro o almeno per 6 degli ultimi 7 anni di attività lavorativa.
Altre formule per andare prima in pensione
La terza formula per andare in pensione già a 57 anni per le lavoratrici è la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi civili. Questa scelta è riservata alle dipendenti del settore private, sono escluse quindi le dipendenti del settore pubblico e le lavoratrici autonome. Pe ottenere questa prestazione occorre una invalidità riconosciuta pari a riduzione della capacità lavorativa pari almeno all’80 per cento.
Gli anni di contributi maturati devono essere almeno 20. In questo caso il diritto alla pensione scatta al compimento dei 56 anni, ma il versamento del primo assegno pensionistico avviene dopo un anno, cioè dopo 12 mesi di finestra mobile. Infine l’ultima opportunità presente è la cosiddetta Rendita attiva temporanea anticipata (RITA), riservata a chi percepisce una previdenza integrativa.
Con questo sistema si può anticipare di 10 anni l’ingresso in pensione, quindi a 57 anni si potrà accedere alla pensione di vecchiaia. Per questa formula occorrono 5 anni di pensione complementare maturata; aver finito il lavoro ed essere inoccupati da almeno 24 mesi; bisogna compiere i 67 anni entro i 10 anni successivi al compimento della fine dell’inoccupazione (57 anni al momento della presentazione della richiesta di pensione); aver maturato almeno 20 anni di contributi obbligatori.