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Bancomat e conto corrente

Cosa devi sapere se hai un conto corrente on line

La convenienza spinge molti correntisti a spostare la giacenza dalle filiali a conti di banche esistenti soltanto in Rete. Cosa segnalano le ultime novità

Conto corrente online (Foto Adobe – pensioniora.it)

Mentre di recente alcuni Stati sono tornati ad acquistare oro per le loro riserve auree e alcuni premier del blocco occidentale hanno assicurato la sicurezza delle monete statali (nel caso europeo, monete comunitarie) sulle monete virtuali (bitcoin), un Paese come la pragmatica Cina sta pensando alla sua moneta digitale (il suo “Yuan” digitale). Nell’oceano misto di concretezza e immaterialità (tra oro e monete create da algoritmi) alberga la finanza globale, dove la prima forma di virtualità finanziaria (subprime) sono stati la causa della prima crisi finanziaria e, per molti Stati europei, economica.

Il percorso di una credibilità digitale circa le nuove forme di economia è stato lento e graduale, per poi ricevere una forte accelerazione negli ultimi anni. Il primo, fondamentale passaggio è stato offerto dall’intuizione di sfruttare il progresso tecnologico in rapporto con i dispositivi di connessione a disposizione per trasportare l’utente di un istituto di credito ben oltre i confini della filiale: ciò è avvenuto portando gradualmente in Rete le funzionalità di una banca, trasferite sulle piattaforme interbancarie telematiche (home banking).

I rischi (nelle tasche) di un conto corrente on line

Conto corrente online (Foto Adobe – pensioniora.it)

In pochi anni, il proprio conto corrente è visualizzabile dal piccolo monitor di uno smartphone, ma non solo; l’utente è divenuto perfettamente autonomo nello svolgimento di numerose operazioni che altrimenti avrebbe richiesto dispendiosamente tempo e soprattutto la presenza presso lo sportello in filiale (assieme al relativo sportellista). Premesso che le filiali di banca sono tutt’oggi vive e vegete, è indubbio che una buona fascia generazionale di correntisti non si rechi più il loco, accodandosi alla fila, in attesa del proprio turno.

In breve tempo, si è inoltre passati – come accennato – dalle operazioni in pochi click all’operatività in pochi “tap”. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha rappresentato un volano in tal senso, accompagnando la conversione ad un nuovo modo di acquistare prodotti: ossia, interamente online, col supporto dell’internet banking, delle piattaforme di e-commerce, dei servizi interamente telematici impegnati nel trasferimento sicuro di denaro.

Conto corrente on line, attenzione alle spese di gestione

Conto corrente online (Foto Adobe – pensioniora.it)

Sotto il denominatore comune della sicurezza, la fiducia dei clienti e correntisti si è rivelata una necessità per non essere sommersi dalle difficoltà imposte dai blocchi della circolazione di gran parte delle merci e dell’apertura dei luoghi di lavoro. Pertanto, sono state le carte bancomat, le carte di credito e le carte prepagate grandi protagoniste delle transazioni elettroniche.

Il tutto ottenendo il placet dello Stato e delle normative antiriciclaggio circa gli obiettivi di tracciabilità del denaro. L’aumento delle transazioni digitali ha portato ad un concreto rialzo delle spese di gestione dei conti che non hanno lasciato indifferenti gli intestatari. Una fonte di risparmio si sono rivelati i conti esclusivamente online, sviluppatisi sotto la spinta della convenienza che tali offrono rispetto ai principali conti bancari.

Rispetto allo scorso anno i costi di gestione, specialmente quelli fissi, sono sensibilmente incrementati nelle piattaforme delle banche online, causando l’aumento delle spese fisse: nell’ordine medio del +14% sui canoni annui. Al contrario, le banche tradizionali stanno cavalcando l’onda controtendente, scontando e in alcuni casi, azzerando il canone; oltre a tagliare le spese sul possesso delle carte di debito e sui prelievi presso gli sportelli ATM.

Pubblicato da
Roberto Alciati