Ecco un elenco dei beni che si possono comprare con la carta acquisti “Dedicata a te” e presso quali punti vendita
È quasi al termine la fase di distribuzione della Carta solidale “Dedicata a te” con le lettere dei Comuni alle famiglie assegnatarie. Va ricordato a proposito che l’attivazione con il primo acquisto va effettuato entro il 15 settembre. Si tratta di un contributo voluto dal governo per dare un contributo ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. La decisione dell’esecutivo è stata quella di dare priorità alle famiglie con non meno di 3 componenti con nati dopo il 31 dicembre 2009, successivamente a quelle con nati dopo il 31 dicembre 2005 e infine a quelle formate da almeno 3 persone.
Sono escluse dal contributo le coppie, i singoli e tutti i nuclei familiari con beneficiari di altri aiuti statali (Reddito di Cittadinanza, Naspi, Dis. Coll., Cassa integrazione guadagni CIG., Fondi di solidarietà e integrazione al reddito e così via). La soglia massima dell’Isee prevista per avere la carta è di 15mila euro all’anno. Nel caso non fosse arrivata la comunicazione del Comune occorre recarsi presso gli uffici comunali di residenza e richiederne copia da consegnare alle Poste per il ritiro.
L’importo della carta è pari a 382,50 euro e pienamente disponibile per gli acquisti di generi alimentari di prima necessità presso i punti vendita aderenti con l’iniziativa del governo. La liste delle attività commerciali aderenti è presente nel sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF). Molte polemiche ci sono state circa gli alimenti presenti nelle liste indicate dal decreto ministeriale o meglio le polemiche hanno riguardato gli alimenti assenti.
La lista della merce acquistabile è molto lunga e comprende carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole; pescato fresco; latte e suoi derivati; uova, oli d’oliva e di semi; prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria; paste alimentari; riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale; farine di cereali; ortaggi freschi e lavorati; pomodori pelati e conserve di pomodori; legumi; semi e frutti oleosi; frutta di qualunque tipologia; alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula); lieviti naturali; miele naturale; zuccheri; cacao in polvere; cioccolato; acque minerali; aceto di vino; caffè, thè, camomilla.
Da questo elenco sono esclusi degli articoli di largo consumo come i prodotti alcolici (birra e vino soprattutto), caramelle, marmellate, tisane e i prodotti surgelati. Quindi verdure, pesce, prodotti cucinati, carni lavorate che subiscono un processo di surgelamento. In più non sono presenti nell’elenco preparato dai tecnici del ministero e non si potranno comperare con il contributo statale, generi per diete vegetariane e vegane come tofu, seitan e tempeh.
Gli acquisti possono essere effettuati in tutti i negozi di generi alimentari, la carta è utilizzabile come una normale prepagata anche se non è possibile prelevare né fare acquisti non consentiti. Le più importanti catene commerciali e della grande distribuzioni partecipano poi a una particolare convenzione con il ministero che consente uno sconto del 15 per cento sui prodotti comperati con la carta.
Tra queste si ricordano COOP, CONAD, Carrefour, Despar. E in più Unicoop, DocRoma, Supersconti Supermercati, Todis, Sigma, Ecu, Economy, Chimaneto distribuzione, Carrefour Express, Quick Sisa, Melifood e così via.