Chi avrà una pensione più ricca a settembre: i fortunati

Ecco per quale ragione alcuni trattamenti di settembre saranno superiori rispetto ai consueti importi dei cedolini INPS. Cosa sta per arrivare nelle tasche

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Pensioni minime (Foto Adobe – pensioniora.it)

Manca davvero poco al cosiddetto ritorno alla normalità, o quantomeno al ritorno di quella affollata routine fin troppo brevemente interrotta dalla pausa estiva in prossimità della festività di Ferragosto. Ciò che molti stanno trovando al rientro a casa, dopo l’intenso controesodo, è in fondo una fotografia sbiadita di una realtà che poco è andata trasformandosi in questi giorni.

Basti pensare al dibattito pubblico, il quale non è andato sostanzialmente in ferie: la cornice della crisi ucraina, le vicende militari e politiche che caratterizza il contesto europeo è rimasta immutata e, ad esempio, ciò non ha intaccato un fattore di perniciosità economica in Italia, come lo è stato fino ad ora l’inflazione. Dunque, restano saldamente oggetto delle prossime iniziative istituzionali tutte le cause, ben note, atte a favorire l’attuale impoverimento dei cittadini meno abbienti.

Pensione più ricca a settembre: quali sono i ratei fortunati

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Pensioni minime (Foto Adobe – pensioniora.it)

In altri termini, il ritorno in termini più veementi anche solo al discorso politico, ha significato la ripresa di una discussione interrotta soltanto per pochi giorni. Forse, proprio per questa ragione, molte intenzioni sono assorbite dall’opinione pubblica prima ancora di costituire decisioni regolarmente votate e legiferate. Un esempio è stato offerto dalle proteste legate al destino del Reddito di Cittadinanza, in alcune città italiane.

È senza alcun dubbio ed è confermata la cessazione del vecchio strumento di supporto ai redditi più bassi, con la sostituzione sin dal prossimo 1° settembre del nuovo pacchetto MIA (misura di inclusione attiva) che comprende il Supporto Formazione Lavoro (SFL) e l’Assegno di Inclusione (AdI). Altrettanto confermata, dunque la disparità di trattamento nel bacino degli interessati, suddivisi tra soggetti occupabili e soggetti non occupabili.

Aumenti pensione, quali sono i pensionati fortunati

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Pensioni minime (Foto Adobe – pensioniora.it)

I primi, ovverosia individui tra i 18 e i 59 anni, con il SFL, riceveranno 12 mesi di contributi da 350 euro ogni mese; i secondi (over 60, minori, disabili) usufruiranno dell’AdI da 500 euro mensili con la possibilità di rinnovo dopo un anno. I percettori del SFL, per beneficiare interamente della misura, dovranno garantire l’iscrizione al patto sociale previsto con i Centri dell’Impiego e i contatti con almeno tre agenzie per il lavoro.

Detto ciò (e qui si annida il fulcro delle proteste di fronte alle sospensioni del RdC), ancora molto è da definire delle nuove misure, ed è tuttora al vaglio del Consiglio dei Ministri, tornato da poco a riunirsi. Nel frattempo, però, prosegue la rivalutazione positiva di alcune pensioni, e il risultato degli esiti soddisfacenti delle verifiche ottenute in questi ultimi mesi, si osserveranno proprio dalle consegne dei ratei in partenza il 1° settembre.

Le pensioni minime si alzeranno finalmente a quasi 600 euro per i percettori a cui spetta la pensione minima (appunto) sopra i 75 anni di età. Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, tutti i pensionati che ricevono un assegno previdenziale minimo, vedranno applicarsi il taglio del cuneo fiscale. Il tutto si traduce nell’aumento dell’importo netto: un rialzo dell’1,5% per i pensionati fino a 75 anni; +6,4% per i percettori over 75. A settembre, tutti i pensionati possono ricevere i pagamenti legati al rimborso del credito d’imposta: importi di oneri deducibili o i conguagli del precedente Irpef dichiarato nel modello 730 della dichiarazione dei redditi.

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