Ci si può difendere dal caldo e ritemprarsi con del fresco anche in questi momenti della giornata, ma con un vantaggio in più. Così si salva la bolletta
Dalle cronache di questi giorni non si può che uscirne palesemente disorientati: per settimane hanno infatti imperversato temperature tropicali da Bolzano a Roma, mentre si è dovuto assistere a repentini cali in città notoriamente roventi come Palermo. Nel frattempo, tramite segni ben più tangibili, si sono registrati nubifragi, come a Milano, Genova, Roma, Matera. Ed oggi, il caos verso ogni tentativo di riflessione è andato peggiorando, con le ultime discese (sensibili) della colonnina di mercurio.
Bisogna ricordarlo: il mese di agosto è appena alle spalle. In poche ore, nelle città dove la canicola ha inflitto gli strali di fortissimo caldo, si è passati dalla ricerca di rara ossigeno e da continuo refrigerio, alla possibilità di imbattersi in un raffreddore serale, a causa dell’imboscata di un’inattesa frescura. Il mutamento di clima nel giro di poche ore della giornata, non giova evidentemente alla salute (come ripete la medicina), quanto piuttosto ad un fugace senso di appagamento.
In buona sostanza, se esiste un tempo per dare tregua al duro lavoro degli impianti di climatizzazione in casa e nei luoghi di lavoro, è proprio quello che sta avendo luogo in questi giorni; in molti contesti territoriali, nella cornice di violenti nubifragi, fenomeni elettromagnetici anomali e trombe d’aria. Ma come si sa, anche la percezione individuale conta; specialmente quella della propria temperatura.
Anzi, il risparmio energetico di questi giorni potrà compensare difficilmente il notevole consumo spalmato tra il rovente luglio e il mese di agosto. Diviene ulteriormente risibile se le prospettive (e le previsioni) danno un ritorno in grande della calura nelle successive settimane, al punto da accompagnare i disagi personali fino alle porte dell’autunno. Dopodiché, come ogni anno, le parentesi di fenomeni fuori stagione sono nell’ordine del nuovo corso delle cose, con stagioni sempre più ibride.
Ad ogni modo, i consumatori rimasti (metaforicamente) ustionati dalle bollette del gas recapitate lo scorso anno, hanno riversato il personale dispendio, in buona parte, sull’energia elettrica: il supporto di stufe elettriche e di altri dispositivi di riscaldamento ad alimentazione elettrica ha suggellato questo cambio di rotta giustificato dall’eccezionale crollo del mercato del gas. Ma come è stato debitamente anticipato all’inizio di quest’anno, la ristabilita normalità sulle fatture del gas non ha evitato l’effetto domino proprio sui costi dell’elettricità.
Impossibile, dunque, difendersi con una piena rinuncia all’utilizzo di vari apparecchi che funzionano se non collegati alla rete elettrica. E sono tanto i più essenziali quanto i più energivori: frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, forno elettrico, asciugacapelli; e poi, il più dispendioso di tutti: il condizionatore. Una regolare manutenzione può contribuire sensibilmente a ridurre i costi in bolletta, ma tale apparecchio resta comunque una vera e propria fonte di straordinari consumi.
Pertanto, non resta che agire su un ottimale isolamento della stanza da refrigerare, oltre a rafforzare la protezione da forti raggi solari. con l’installazione di tende termiche e scure, in grado di mantenere fresco l’ambiente. Il tutto accompagnato, come è stato accennato, dalla sostituzione e dalla pulizia dei filtri. Un ulteriore margine di miglioramento dell’efficienza applicato al condizionatore di casa arriva dalla fascia oraria di consumo: per evitare inutili sprechi di energia e di denaro, è consigliabile adottare la tariffa monoraria all’interno del contratto stipulato con l’azienda fornitrice. La tariffa monoraria condente infatti di spendere i medesimi importi a prescindere dall’orario: in questa modalità, l’accensione del condizionatore è garantita sia alla sera sia durante il giorno, dalle 9 alle 19, quando il sole picchia di più.