Quali sono gli importi percepibili con il nuovo Reddito di Cittadinanza (RdC) al via dal mese di settembre
Dopo l’ultimo accredito del mese di luglio, si è conclusa la lunga esperienza del Reddito di Cittadinanza (RdC) almeno per gli occupabili che nel corso dell’anno hanno percepito con luglio sette ricariche, come previsto dalla legge. Per loro a settembre si apre la possibilità di cominciare il percorso del Supporto per la formazione e il lavoro che prevede un rimborso spese di 350 euro al mese.
Al contrario, per i nuclei familiari con componenti fragili (anziani con almeno 60 anni, disabili e minori) e per quanti sono stati dichiarati inattivabili al lavoro e presi in carico dai servizi sociali l’erogazione del contributo contro la povertà e per l’inclusione sociale durerà fino al mese di dicembre dell’anno in corso. A gennaio 2024 prenderà il via l’Assegno di inclusione che coinvolgerà in qualche modo la maggior parte dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza con un assegno mensile di 500 euro.
Il nuovo RdC cosa prevede a settembre
La speranza restante per le tutte persone ormai escluse dal Reddito di Cittadinanza (RdC) è ricevere il Supporto per la formazione e il lavoro, prestazione prevista al via a settembre che prevede una contributo di 350 euro mensili versati dall’Inps. Si tratta di un’indennità di partecipazione a corsi di aggiornamento, qualificazione e riqualificazione lavorativa, a progetti di orientamento e di accompagnamento al lavoro, a politiche attive al lavoro.
La richiesta è individuale quindi più appartenenti allo stesso nucleo familiare possono ottenerlo con un ammontare complessivo anche superiore al Rdc precedente. Tuttavia la soglia Isee è inferiore a quella precedentemente prevista, si ferma infatti a 6mila euro con una decisa limitazione all’erogazione. Questa è della durata massima di 12 mesi senza possibilità di rinnovi ulteriori. La partecipazione alle politiche attive del lavoro deve essere attestata e seguire una precisa procedura.
Infatti l’attivazione di tutte le politiche al lavoro deve passare attraverso la piattaforma SIISL (Sistema informativo inclusione sociale e lavorativa) in via di preparazione dall’Inps, con la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (con l’invio dei propri dati personali a centri per il lavoro privati e pubblici, società di intermediazione, e così via) e infine la firma del Patto di servizio personalizzato per l’avvio di altre procedure formative.
Qualche altra notizia utile
Il Supporto per la formazione e il lavoro è certamente pensato per sostenere gli occupabili nella ricerca di un occupazione e nell’accettazione delle offerte di lavoro proposte. Da ricordare che il Supporto è compatibile con la fruizione dell’altra prestazione che prenderà il posto del Reddito di Cittadinanza, a partire dal mese di gennaio dell’anno prossimo, cioè con l’Assegno di inclusione.
Ma la compatibilità è possibile esclusivamente nell’eventualità in cui il reddito della famiglia non superi i 6mila euro previsti per il Supporto. I nuclei che non percepiscono più il Reddito di Cittadinanza da luglio, con l’avviso sms e mail dall’Inps sono circa 200mila e per esse si apre quindi solo lopportunità del Supporto per la formazione e il lavoro, appena il SIISL sarà pronto per l’uso.
In attesa della partenza di questa prestazione, va sottolineato che le famiglie che hanno figli entro i 21 anni di età a caric o frequentanti scuole e università, partecipanti al servizio civile universale, a percorsi di formazione professionale o siano disoccupati iscritti ai centri per l’occupazione hanno ancora diritto all’Assegno unico e universale che sarà versato in automatico fino al mese di febbraio dell’anno prossimo.