Notizie non proprio buone per quanto riguarda la NASPI: alcuni percettori stanno per avere una brutta sorpresa…
Gli italiani che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria possono presentare apposita domanda per ottenere la NASPI: si tratta di una indennità, in forma di sussidio, introdotta nel 2015 e che è andata a sostituire ASPI e MINIASPI. L’indennità va a compensare il mancato guadagno che queste persone avrebbero conseguito continuando a lavorare ed è proporzionale al reddito da lavoro precedentemente percepito.
Ad oggi ci sono quattro tipi di indennità di disoccupazione: l’indennità di mobilità; NASPI; DIS-COLL e l’Indennità speciale di disoccupazione per il settore edile. Ad erogare la NASPI mensilmente è l’INPS. Proprio in questi giorni è arrivata la notizia che molti percettori della NASPI stanno per avere una brutta sorpresa: ecco cosa sta accadendo.
NASPI, importo dimezzato per molti: il motivo
Molte persone che sono andate in disoccupazione tra luglio ed agosto hanno notato che hanno avuto un accredito solo parziale per quanto riguarda la NASPI. Si tratta di un accredito relativo ad una sola parte della mensilità e tutto ciò ha interessato in particolar modo i lavoratori precari del mondo scolastico.
Il motivo riguarda proprio la norma insita nella NASPI. Per legge il trattamento di disoccupazione decorre a partire dall”ottavo giorno dopo la data di cessazione del rapporto di lavoro. I primi giorni sono considerati di carenza e sono proprio questi i giorni che l’Inps non integra con la NASPI.
Dunque chi ha avuto un contratto in scadenza il 31 luglio ed ha fatto domanda per la NASPI il 1° agosto avrà come decorrenza del trattamento la data del 7 agosto. In questo caso il pagamento è parziale proprio perché i primi giorni non sono indennizzati. L’accredito dei secondi 15 giorni di NASPI relativa sempre alla prima mensilità, poi, arriva al percettore nel mese di settembre e, per la precisione, tra l’8 ed il 12 settembre.
Il ritorno dalle vacanze estive potrebbe quindi preludere l’accredito della NASPI. Per il mese alle porte, ossia settembre, il calendario prevede che i pagamenti INPS inerenti la Naspi inizino dal 7 settembre. L’indennità consiste in un contributo mensile per una durata minima di 6 mesi, pari al 75% della media dei cedolini degli ultimi quattro anni. Eventualmente, dopo il sesto mese, il rateo scala del 3% di mese in mese. La durata è regolata dal contratto nazionale di categoria.
Ricordiamo, poi, che la Naspi per il 2023 muta leggermente nelle modalità di richiesta e la domanda deve essere inoltrata tramite un nuovo servizio già attivo sul portale INPS per trasmettere il modulo di disoccupazione. Anche la Naspi presenta alcuni dati già precompilati, riguardanti le informazioni in possesso dell’ente di previdenza sociale. Questo può essere un vantaggio ed è senza dubbio l’unica modalità di presentare la domanda di disoccupazione.
Tuttavia, come specificato l’INPS nel messaggio del 7 luglio scorso, ci sono stati dei problemi in fase di compilazione per alcune categorie di lavoratori che richiedevano l’indennità di disoccupazione. In conseguenza a ciò, l’ente ha dovuto fornire ulteriori chiarimenti. In particolare i disoccupati coinvolti sono coloro che risultano iscritti alla gestione separata INPS.