Anche i lavoratori più giovani hanno a cuore il tema pensionistico e si domandano se c’è un modo per assicurarsi un buon assegno quando sarà
Tra i temi economici, politici e sociali che da sempre tengono banco nel nostro Paese c’è sicuramente quello legato alle pensioni. Il mondo pensionistico è infatti uno dei più delicati e si muove in regole e norme diverse ogni anno o quasi e, soprattutto, cambia in base ai vari governi che si succedono.
Se da un lato coloro che sono già in pensione da anni non devono preoccuparsi quasi di nulla, nel 2023 chi deve lasciare il mondo del lavoro può farlo, come deciso dal governo Meloni, usufruendo di Quota 103, di Ape Sociale o di Opzione Donna. Ci sono poi i giovani a cui spettano ancora decenni di lavoro sulla loro strada ma che si chiedono quale sarà il loro futuro in termini di pensionamento.
Sempre più spesso si sente dire da un giovane che “di questo passo non andrà mai in pensione”. C’è chi inizia a lavorare tardi, chi è disoccupato e, secondo le stime dell’INPS, se lo scenario non si modificherà, i giovani trentenni di oggi rischiano di lasciare il mondo del lavoro a 71 anni: troppo tardi.
Proprio in vista di queste problematiche sempre più giovani iniziano a pianificare la pensione già adesso in modo tale da non avere problemi quando arriverà il loro turno di pensionamento. Definire un piano previdenziale sin da subito è di fondamentale importanza per i giovani e per garantire loro un futuro finanziario e pensionistico sicuro.
Il primo passo che i giovani possono fare per avere un futuro una pensione sicura è quella di iniziare a risparmiare e pianificare il prima possibile. E’ bene porsi degli obiettivi pensionistici per stabilire quanto denaro sarà necessario da destinare al proprio fondo pensionistico. Inoltre, iniziare presto a risparmiare, offre il vantaggio di sfruttare sin da subito gli interessi composti.
Se il giovane ha un lavoro da dipendente ed il datore di lavoro mette a disposizione un piano pensionistico aziendale è bene prendere in considerazione l’idea di prenderci parte. Sono tante le aziende che offrono contributi corrispondenti: questo significa che ogni euro che sarà versato sarà raddoppiato. Il consiglio, in ogni caso, è quello di affidarsi ad un consulente finanziario.
Un altro consiglio per avere una buona pensione sin da giovani è quello di tenere traccia delle spese creando un budget personalizzato. In questo modo si possono identificare le aree in cui è possibile risparmiare e mettere da parte i fondi della pensione. Per fare ciò bisogna applicare anche il tasso di inflazione che può aumentare o diminuire nel corso del tempo.
Infine, un ultimo consiglio, passa per l’informarsi sulle modalità di funzione della pensione integrativa di modo tale ad aderirci anche in giovane età. Attraverso la pensione integrativa il giovane potrà avere delle deduzioni fiscali nel presente dal momento che questo fondo pensione funzione tramite il processo di capitalizzazione.