Il mese di agosto ha riscontrato delle anomalie per i beneficiari del reddito di cittadinanza. L’INPS ha sistemato la situazione
Ancora pochi mesi ed il reddito di cittadinanza darà l’addio alle scene. Il sostituto, l’assegno di inclusione, lascia perplessi molti utenti. Quest’anno, il governo Meloni da poco insediato, ha inserito nel reddito di cittadinanza una discriminante che in precedenza non esisteva. La categoria degli occupabili. Contrapposta a quella dei non occupabili. Da ciò ne è conseguita una distinzione sull’erogazione del beneficio. I cosiddetti occupabili hanno potuto beneficiare del reddito di cittadinanza per soli sette mesi nel 2023.
Mentre i non occupabili possono ricevere la ricarica mensile fino alla fine dell’anno. Per beneficiari occupabili si intendono tutti i percettori di età compresa tra i 18 ed i 59 anni, che non abbiano inabilità al lavoro o disabilità certificate. Mentre i minorenni, gli over 60 ed i disabili fanno parte della categoria dei non occupabili. È sufficiente che un solo membro del nucleo familiare abbia i requisiti di non occupabilità per confermare il reddito di cittadinanza fino a fine anno.
Le mensilità rimanenti possono comunque essere soggette a sospensione o revoca nel caso in cui il beneficiario perda i requisiti adatti o che cambi lo status del nucleo familiare. In questo caso il percettore è obbligato a comunicare tempestivamente all’INPS i cambiamenti per consentire il ricalcolo del documento ISEE e di conseguenza della ricarica mensile su carta Rdc.
I percettori del reddito di cittadinanza con figli minori o a carico hanno diritto anche all’assegno unico, misura inaugurata nel 2022 dal precedente governo e riconfermata anche dall’attuale. Ne hanno diritto tutte le famiglie. L’unico onere a carico del beneficiario è di inoltrare la domanda ed inviare un documento ISEE per ricevere un importo superiore al minimo stabilito. Ad eccezione dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Per loro l’erogazione è automatica, dato che l’INPS possiede già tutte le specifiche del nucleo familiare, compreso reddito e composizione.
Chi riceve il reddito di cittadinanza ottiene l’importo dell’assegno unico sulla medesima carta ricaricabile. Generalmente viene accreditato prima l’importo dell’Rdc e poi dell’assegno unico, che di conseguenza finisce sulla carta gli ultimi giorni del mese. Anche nel mese si agosto i beneficiari attendono con ansia che entrambi i benefici vengano accreditati a stretto giro. Questo consente un bel gruzzolo in più sulla carta ricaricabile.
Grazie al portale dell’ente di previdenza sociale, tutti i cittadini che hanno rapporto con l’INPS possono verificare la propria situazione accedendo alla pagina personale tramite le chiavi digitali Spid o carta d’identità elettronica. Nel fascicolo previdenziale sono presenti anche le date di accredito dei vari benefici, compresi il reddito di cittadinanza e l’assegno unico ed universale. Nel mese di agosto si è verificata un’anomalia che ha messo in allarme i percettori.
La ricarica del reddito di cittadinanza è arrivata il 25 agosto, e l’assegno unico l’ha seguita con un bonifico partito il 28 agosto ed arrivato il 29 agosto. Solo che spulciando sul fascicolo previdenziale del portale INPS, molti contribuenti hanno letto la data di accredito dell’assegno unico all’8 agosto. Questo ha fatto sperare in un bonifico extra, che invece non è arrivato. La situazione, in seguito a segnalazioni, è stata prontamente rettificata, e la data riportata per il bonifico dell’assegno unico è il 28 agosto.