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Bonus e Incentivi

Scadenza urgente assegno unico: cosa riguarda

Le famiglie italiane devono prestare attenzione ad una scadenza urgente che riguarda l’Assegno Unico Universale…

assegno unico correzione isee (Foto Adobe-pensioni.it)

Anche per il 2023 il governo Meloni ha prorogato, inserendo anche delle maggiorazioni, la misura dell’Assegno Unico Universale. Si tratta di un incentivo lanciato dal governo Draghi nel 2022 e che riguarda le famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso i figli presentano una qualche disabilità.

L’importo dell’Assegno Unico è versato direttamente sull’IBAN inserito in fase di domanda e varia a seconda della dichiarazione ISEE che si presenta: più è basso l’ISEE e maggiore sarà l’importo dell’assegno. Per quanto riguarda il mese di settembre molte famiglie beneficiarie dell’AU devono fare attenzione ad una scadenza urgente: ecco quale.

Assegno Unico e ISEE: messaggio INPS con una importante scadenza

assegno unico correzione isee (Foto Adobe-pensioni.it)

Anche se l’importo dell‘Assegno Unico varia a seconda dell’ISEE, l’assegno sarà erogato anche in assenza della sua presentazione ma, in questo caso, si otterrà il minimo mensile che ammonta a 50 euro. Inoltre, lo ricordiamo, l’Assegno Unico spetta anche ai percettori del Reddito di Cittadinanza ed è corrisposto d’ufficio dall’INPS, senza alcuna necessità di presentare domanda.

Anche se il beneficio è corrisposto senza attestazione ISEE, la maggior parte delle famiglie italiane ha presentato la documentazione che, però, in alcuni casi è stata inviata anche con omissioni e difformità. Attraverso un messaggio INPS dello scorso 1° agosto sono state rese note le nuove istruzione per correggere le attestazioni ISEE e le modalità di gestione previste per le domande a partire dal 2023.

Se fino a questo momento l’INPS aveva erogato l’assegno anche in presenza di omissioni o difformità sul patrimonio mobiliare o sui dati reddituali dichiarati, adesso l’INPS potrà chiedere una ulteriore documentazione. Ne consegue che l’utente dovrà adesso regolarizzare la propria documentazione e potrà farlo in tre diversi modi.

Innanzitutto i beneficiari dell’Assegno Unico Universale, per regolarizzare la propria ISEE, potranno presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) priva di difformità. Possono anche richiedere al CAF o al commercialista la rettifica della DSU trasmessa in precedenza. Ancora, potranno presentare all’ufficio INPS territoriale di riferimento la documentazione che attesta la completezza e la veridicità dell’ISEE, relativamente al componente del nucleo familiare a cui sono riferite le omissioni e difformità.

Nel caso in cui non si dovesse procedere con l’invio della nuova documentazione in caso di difformità, a partire dal mese di novembre l’INPS procederà ad inviare a questi nuclei familiari l‘importo al minio dell’Assegno Unico. In tal caso l’Inps avviserà gli utenti di eventuali difformità con una Pec, una mail o un sms e la regolarizzazione potrà avvenire con una delle tre modalità previste.

Per quanto riguarda il mese di settembre, invece, l‘Assegno Unico sarà erogato dall’INPS nei giorni 15, 18 e 19 per chi riceve una mensilità diversa dalla prima. Coloro che si apprestano a ricevere il primo pagamento riceveranno invece le somme spettanti alla fine del mese successivo quello di presentazione della domanda.

Per quanto riguarda le ricariche dell’AU sul Reddito di Cittadinanza, gli occupabili che da agosto perdono la misura, per continuare ad avere l’Assegno Unico, dovranno compilare apposita domanda all’INPS per continuare a ricevere l’assegno ma slegato dal Reddito di Cittadinanza. Dopo aver compilato apposita domanda l’INPS, come riferito in una nuova circolare, continuerà ad erogare l’AU sulla tessera del RdC fino a febbraio 2024.

Per richiedere l’Assegno Unico si può fare domanda: tramite i servizi INPS online, accedendo con SPID, CIE o CNS; chiamando il numero verde 803.164 da rete fissa, gratuitamente, o lo 06 164.164 da cellulare, a pagamento o tramite i servizi telematici gratuiti offerti dai patronati.

Pubblicato da
Ramona Buonocore