Attraverso un comunicato stampa ufficiale l’INPS rende noto che il Reddito di Cittadinanza decadrà ad altre 33mila famiglie
Continuano senza sosta le comunicazioni dell’INPS ai percettori del Reddito di Cittadinanza per avvisare loro della fine del sussidio. Dal mese di luglio ad oggi, infatti, l’Istituto, seguendo le direttive inserite nella Legge di Bilancio 2023 del governo Meloni, ha tolto il RdC ai nuclei familiari formati da occupabili che hanno raggiunto, da inizio anno, 7 mesi di erogazione.
Dal momento che la Legge di Bilancio è entrata in vigore a gennaio, ne consegue che gli occupabili che hanno avuto la prima ricarica del 2023 hanno visto terminare il sussidio a luglio. Coloro che hanno avuto la prima mensilità a febbraio avranno l’ultima ricarica ad agosto e così via. Gli occupabili, però, non saranno lasciati soli dal governo ma potranno fare domanda per il Supporto per la Formazione ed il Lavoro.
Reddito di Cittadinanza: stop per altre 33mila famiglie
Sono ben 33mila i nuclei familiari formati da occupabili, ovvero nuclei familiari senza minori, over 60 o disabili, che stanno ricevendo in questi giorni l’SMS o la mail da parte dell’INPS in cui si comunica che avranno l‘ultima ricarica del RdC ad agosto. I nuclei familiari che hanno avuto comunicazione dall’INPS possono presentare, a partire dal 1° settembre, la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Per potere avere l’incentivo da 350 euro mensili, però, bisogna soddisfare vari requisiti. La domanda dovrà infatti essere corredata dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD); gli occupabili dovranno contattare almeno tre Agenzie per il Lavoro; sottoscrivere il Patto di Servizio personalizzato e avviare una iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.
Gli occupabili che soddisfano tutti questi requisiti potranno essere avviati ad un percorso di professionalizzazione ed inserimento lavorativo durante il quale, per 12 mesi, potranno avere un contributo di 350 euro mensili. Le domande dovranno essere tutte presentata su un nuovo sistema informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa: il SIISL.
Attraverso la SIISL si potrà fare domanda anche per l’Assegno di Inclusione, la nuova misura in vigore da gennaio 2024 e che riguarda tutti i non occupabili, ovvero i nuclei familiari in cui sono presenti minori, over60 e disabili. La nuova piattaforma sarà dedicata anche a coloro i quali si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro o desiderano reinserirsi.
Gli interessati potranno consultare tutte le informazioni riguardo la nuova piattaforma consultando il sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il sito web dell’INPS. Qui si troveranno anche tutte le FAQ e le informazioni per la gestione della fase transitoria, comprese quelle riguardanti le indicazioni per coloro che sono già stati presi in carico dai centri per l’impiego.
Sempre sul sito sono presenti le informazioni riguardo l’ulteriore tutela prevista per coloro i quali, entro il 31 ottobre, riceveranno dai servizi sociali la comunicazione della loro presa in carico, all’esito della valutazione che ne certifichi il grave e comprovato disagio e che potranno, pertanto, continuare a fruire del reddito di cittadinanza oltre le sette mensilità, fino a dicembre 2023.