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Stipendi, grande novità: ora si possono richiedere risarcimenti per questo

L’ultima direttiva dell’Unione Europea abolisce il segreto salariale: le informazioni sulle retribuzioni saranno rese pubbliche e sarà dato il via alla possibilità di richiedere risarcimenti. 

Stipendio (Foto da Pixabay) – Pensioniora.it

Addio al segreto salariale: questo implicherà la libertà di poter conoscere lo stipendio dei propri colleghi e, qualora ci fossero state ingiustizie, si potranno richiedere dei risarcimenti.

A prendere questa decisione è stata l’ultima direttiva dell’Unione Europea 2023/970, il cui obiettivo è quello di ridurre il gender pay gap. Si tratta dunque di una lotta per la parità di retribuzione tra uomini e donne: la nuova normativa in vigore punta a ridurre il divario in busta paga tra lavoratori di sesso maschile e femminile, attualmente presente nei Paesi membri in una percentuale del 13% in favore degli uomini.

Addio segreto salariale: ora potrai sapere quanto guadagna il tuo collega

Stipendio (Foto da Pixabay) – Pensioniora.it

Il testo emanato dal Parlamento e dal Consiglio Europeo si rivolge a tutti i lavoratori, nel settore pubblico e privato: tutti coloro che hanno un contratto di lavoro o un rapporto di lavoro hanno diritto a ricevere delle informazioni chiare e veritiere sulle retribuzioni individuali, ripartite per genere.

Questo discorso è valido anche in fase d’assunzione: i candidati ad un ruolo hanno il diritto di conoscere la retribuzione iniziale o legata alla relativa fascia, la quale deve restare neutra da un punto di vista del genere. Il datore è obbligato a rendere facilmente accessibile ai lavoratori i parametri utilizzati nella determinazione delle retribuzioni, i livelli di retribuzione e la loro progressione. Parametri e criteri che devono necessariamente essere genderless.

Qualora queste condizioni non si verificassero, il lavoratore ha il diritto di chiedere chiarimenti ed ulteriori dettagli accompagnati da motivazioni valide. Il datore di lavoro avrà un tempo di due mesi e non oltre per rispondere alla richiesta avanzata dal dipendente. Ogni tipo di clausola contrattuale che vieti al lavoratore di chiedere e divulgare informazioni circa le retribuzioni sarà respinta.

In caso di contenzioso, il datore sarà obbligato a dimostrare di non aver violato la normativa europea che mira ad abbattere il gender pay gap e di aver rispettato il diritto del lavoratore in fatto di trasparenza retributiva.

Pubblicato da
Redazione PensioniOra