Quali donne sono escluse dalla pensione di reversibilità

La pensione di reversibilità non spetta a tutte le donne ma alcune, di fatto, ne sono escluse: ecco chi ed il motivo

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casi in cui si perde la pensione di reversibilità (Foto Adobe-pensioni.it)

La perdita di una persona cara è un evento tanto triste quanto irrimediabile e naturale. Se poi a lasciarci è un coniuge, un figlio o un parente stretto allora il dolore sembra non avere proprio fine. Chi resta deve portare a termine, seppur nel dolore, una serie di adempimenti che vanno dal funerale alla successione passando per la richiesta della pensione di reversibilità.

La pensione di reversibilità è un aiuto destinato al coniuge, ai figli o ai fratelli del superstite nel caso in cui, il de cuis, era già percettore di una pensione diretta. Nel caso in cui, invece, il defunto lavorava ancora, allora si parla di pensione indiretta. Può sembrare strano ma il nostro ordinamento non prevede che la pensione di reversibilità spetti a tutte le donne, alcune sono infatti escluse: ecco chi.

Pensione di reversibilità: in questi casi si perde il beneficio

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casi in cui si perde la pensione di reversibilità (Foto Adobe-pensioni.it)

La pensione di reversibilità è erogata dall’INPS ed è calcolata in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito del coniuge superstite. Il trattamento è erogato a percentuali: il coniuge superstite avrò il 60% dell’importo nel caso in cui sia solo; l’80% se invece ha un figlio a carico e il 100% se ha due o più figli a carico.

Per quanto riguarda i figli, questi ricevono la pensione di reversibilità fino all’età di 26 anni, quindi anche una volta raggiunta la maggiore età e frequentano un corso di laurea o di specializzazione. Nel caso in cui, però, il figlio sia inabile al lavoro in modo totale o permanente, allora non c’è un limite di età per continuare a ricevere la reversibilità.

Per poter ricevere la pensione di reversibilità bisogna fare apposita domanda all’INPS entro un anno dal decesso del coniuge. La domanda dovrà essere accompagnata da vari documenti quali il certificato di morte, il certificato di matrimonio, e la condizione reddituale personale. Quest’ultimo documento è necessario dal momento che, nel caso in cui il coniuge ha un buon reddito che gli permette un buon tenore di vita, la pensione di reversibilità viene ridotta in base ad una tabella. Tale riduzione, però, non è messa in pratica se ci sono minori o disabili a carico.

C’è però un caso ben specifico in cui il coniuge superstite perde il diritto ad avere la pensione di reversibilità. E’ questo il caso in cui il coniuge convola a nuove nozze. La reversibilità è assegna in caso di separazione e di divorzio ma dev’essere accertata la ricezione dell’assegno di mantenimento o dell’assegno divorzile.

Nel caso in cui il coniuge superstite convola a nuove nozze allora si perderà il diritto ad avere la reversibilità e anche l’assegno divorzile. In caso di nuove nozze la reversibilità si annulla per tutta la vita, anche in caso di successivo divorzio. Esclusi questi fattori, reddituali o di nuova condizione dello stato civile, il coniuge superstite continuerà a percepire la pensione per tutta la vita.

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