Bisogna prestare molta attenzione alla nuova tecnica dei criminali, rubano nelle case utilizzando questo sistema
L’estate è il tempo delle vacanze, della villeggiatura lontano dalla città, delle strade e dei palazzi vuoti. Purtroppo è anche il tempo dei furti e degli scassi nelle abitazioni lasciate incustodite, delle case svaligiate con tutto con tutto lo strascico di rabbia e dispiacere che questo comporta, oltre al danno materiale.
Chi ha vissuto questa esperienza sa di che cosa si parla. Ci si sente violati nella propria intimità e gli oggetti cari rubati sono pezzi di ricordi svaniti nel nulla. I furti nelle case lasciano paura e rabbia e una sensazione di insicurezza profonda. Purtroppo questa è la stagione preferita dai criminali che approfittano delle città svuotate per compiere i loro misfatti. La percezione di pericolo e il senso di insicurezza sono cresciuti negli ultimi anni, segnale del timore crescenti di subire furti e danni.
Le stime parlano di circa 200mila effrazioni ogni anno, con una media giornaliera da capogiro. Non è un caso che l’industria della sicurezza è in continua evoluzione e sviluppo e i sistema di protezione sono sempre più sofisticati e aggiornati. Purtroppo però anche le tecniche utilizzate dai cosiddetti topi di appartamento sono sempre più sofisticate e aggiornate.
I criminali sono dei veri e propri professionisti che monitorano i quartieri e le zone residenziali alla ricerca di luoghi sicuri dove colpire. Prestano attenzione ai movimenti nei condomini e all’ambiente circostante le zone prescelte per la loro attività. Sono in grado di agire nelle ore notturne o comunque nei momenti in cui minore è la possibilità di essere scoperti, avendo chiaro come, dove e quando colpire.
Quindi l’idea dello sbandato con il vecchio piede di porco (che peraltro non è del tutto abbandonato) è in gran parte superata. Oggi le blindature delle porte, le serramenti rinforzate, i sistemi di allarme richiedono strumenti e ingegnosità che ai ladri evidentemente non mancano. Naturalmente l’attività delle forze investigative non si ferma e spesso i colpevoli vengono individuati e arrestati e la refurtiva recuperata, almeno in parte.
E proprio dalla polizia che giungono le informazioni riguardo le nuove tecniche usate dagli scassinatori di appartamenti e fornendo dei suggerimenti su come difendersi dai furti. Recentemente le forze dell’ordine hanno verificano il maggior uso di una nuova tecnica per scassinare le porte blindate, il key bumbing. Vediamo di che si tratta.
Questa tecnica prevede l’uso di una chiave modificata con un foglio di carta di alluminio per entrare senza lasciare tracce di scasso e segni di effrazione. Un apparecchio che genera vibrazioni viene posizionato sulla porta, ricercando la risposta delle vibrazioni dei pistoni all’interno dei sistemi di blocco della serratura.
A questo punto una chiave modificata con l’alluminio è inserita nella serratura e con un impatto forte e preciso, come un colpo di martello, provoca l’apertura dei pistoni superiori della serratura, i pistoni si svincolano dalla chiave consentendo l’apertura della porta e l’entrata in casa dei malviventi.
Le nuove generazioni di porte non utilizzano più questo sistema di bloccaggio, orientandosi con sistemi che non prevedono l’uso di chiavi del genere classico. Si tratta proprio di una ricorsa verso tecnologie sempre più avanzate per fermare le intenzioni criminali dei ladri, speriamo il prima possibile.