Se il condizionatore resta acceso tutto il giorno, quale sarà la cifra da aspettarsi in bolletta? Ecco la verità.
In queste giornate particolarmente afose di piena estate, c’è la tentazione di lasciare il condizionatore acceso tutto il giorno (o persino la notte), ma quanto influisce in bolletta? Scopriamo la verità.
L’impatto sui portafogli di casa e sull’ambiente è sicuramente presente, tuttavia alla maggior parte delle persone sfugge la portata dell’influenza. Facciamo chiarezza su questo dubbio, così ognuno potrà rendersi conto di quante ore sia il caso di tenere acceso il climatizzatore per rinfrescare la propria abitazione.
Tenendo acceso il condizionatore per una media di 6 ore al giorno, ci si dovrà aspettare una bolletta mensile di 115 euro circa. Ovviamente, si tratta di una cifra standard, ma va considerato che essa possa variare a seconda dell’efficienza energetica del condizionatore e in base a come viene utilizzato l’apparecchio.
Se si prospetta di utilizzare il condizionatore per molte ore, è importante sceglierne uno con una buona classe energetica: una classe A consuma in media 160 kWh all’anno, mentre una classe B ne consuma 186. Per classi più basse, il consumo può arrivare anche a 430 kWh l’anno. Per capire quanto sta consumando un elettrodomestico, bisogna moltiplicare il suo consumo medio per il numero di ore nelle quali lo si usa e poi moltiplicare il risultato per il costo medio dell’energia presso il fornitore con cui si ha il contratto. Normalmente, il prezzo standard è 0,50 € per kWh. Un condizionatore di classe A, utilizzato per 8 ore al giorno, in un’abitazione ad elevata efficienza energetica, dovrebbe venire a costare intorno ai 2 euro al giorno.
Inoltre, è bene prestare attenzione anche ai valori SEER e SCOP. Il primo, è la sigla di Seasonal Energy Efficiency Ratio, ossia il coefficiente per il freddo, mentre l’altro è il coefficiente per il caldo e sta per Seasonal Coefficient of Performance. Più questi valori risultano alti, migliori saranno le prestazioni del climatizzatore nei suoi processi di raffreddamento e riscaldamento dell’ambiente.
Infine, facendo un calcolo medio tra le varie famiglie in Italia, un climatizzatore ad alta efficienza energetica contribuisce per l’11% nel consumo annuo dell’elettricità. Un condizionatore a bassa classe energetica, raddoppierebbe le spese.
Anche un corretto uso dell’apparecchio può aiutare a fare in modo che influisca il meno possibile in bolletta. Prima di tutto, è bene impostare la temperatura nel modo giusto: abbassarla eccessivamente metterà l’apparecchio a dura prova, costringendolo ad un consumo maggiore. La temperatura ideale non scende oltre 8 gradi rispetto a quella dell’ambiente circostante.
E’ consigliato raffreddare unicamente le stanze che si utilizzano, non l’intero spazio. E la combo ventilatore-condizionatore può aiutare a rendere l’ambiente più confortevole nel minor tempo possibile. Le ventole, infatti, faranno circolare l’aria fresca in modo rapido.
Infine, meglio fare in modo che il sole non entri in casa: i raggi possono portare un aumento sostanziale della temperatura, dai 10 ai 20° per ogni stanza. Dunque, via libera all’utilizzo di tende e persiane.
Non bisogna dimenticare di eseguire regolarmente la manutenzione: il controllo dei filtri e la pulizia dei componenti del condizionatore gli permetteranno di funzionare sempre al meglio e senza sforzo.