Dichiarazione INPGI: cosa succede se non puoi pagare

Quali sono le conseguenze del mancato pagamento della dichiarazione INPGI, le ssanzioni previste dalla legge

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Giornalista (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’INPGI è l’acronimo che sta per “Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani – Giovanni Amendola”. Era l’ente che gestiva la previdenza dei giornalisti professionisti e praticanti, dei pubblicisti (con un contratto di lavoro subordinato di tipo professionale) e dei giornalisti autonomi. A causa delle gravi condizioni economiche della struttura determinate dallo squilibrio tra entrate contributive e prestazioni previdenziali, dal 1° luglio 2022 l’amministrazione è passata all’Inps con l’assorbimento della cassa previdenziale.

Resta valida la gestione INPGI dei lavoratori autonomi che svolgono l’attività di libera professione senza vincoli di subordinazione o di quanti svolgono l’attività giornalistica con collaborazione coordinata e continuativa. Quindi per questi lavoratori restano valide le scadenze e gli obblighi verso l’Istituto a cominciare dal versamento dei contributi e poi la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Dichiarazione INPGI, quali scadenze in vista

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Giornalista (Foto Adobe – pensioniora.it)

Questa breve premessa serve per inquadrare al meglio la questione. La scadenza per la dichiarazione dei redditi prodotti nel 2022 è il 30 settembre 2023 e coinvolge tutti i seguenti lavoratori:

  • liberi professionisti con partita iva;
  • giornalisti con ritenuta d’acconto (attività occasionale e/o cessione del diritto d’autore);
  • partecipanti in società semplici o in associazioni tra professionisti o sia Società tra Professionisti (STP).

Nel caso si svolga attività con contratti collaborazione coordinata e continuativa non si è tenuti al calcolo e al versamento della dichiarazione. Di questa operazione e del versamento se ne occupa direttamente il committente. L’unico obbligo in questo caso è la compilazione di uno specifico modulo informativo da inviare all’INPGI reperibile sul sito dell’Istituto. Questa comunicazione serve a indicare in quale forma si è svolta l’attività professionale nell’anno trascorso.

A questo punto, dopo una breve panoramica, si può anche aggiungere che come tutti i lavoratori, anche gli iscritti all’INPGI vanno incontro a delle sanzioni se non comunicano per tempo i redditi con la dichiarazione. Questa come accennato va presentata entro il 30 settembre per via telematica sul portale dell’Istituto dedicato all’operazione accreditandosi con lo SPID. SE la comunicazione avviene dopo il 30 settembre c’è una sanzione che è calcolato come una percentuale al contributo minimo soggettivo (ridotta per i primi 5 anni di iscrizione all’Albo professionale e per i pensionati).

Dettagli delle sanzioni previste

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Giornalista (Foto Adobe – pensioniora.it)

Prima di riportare le percentuali delle sanzioni per ritardata, omessa o infedele dichiarazione (si può ricordare che è possibile ottenere anche una rateizzazione delle cifre dovute all’INPGI relativamente anche per i debiti contributivi che il professionista deve pagare):

  • 5 per cento, se la comunicazione avviene entro 30 giorni. dalla scadenza;
  • 10 per cento se la comunicazione viene inviata tra il 31° e il 60° giorno;
  • 15 per cento, se la comunicazione viene trasmessa tra il 61° e il 90° giorno;
  • 20 per cento, se la comunicazione viene inviata dopo il 90° giorno.

Il pagamento avviene con un modello F24, sia in un’unica soluzione che a rate mensili. Tutte le informazioni riguardanti la compilazione della dichiarazione sono reperibili facilmente sul sito dell’Istituto. Quindi per i professionisti del settore giornalistico si avvicina i momento della dichiarazione dei redditi, all’incirca un mese. Conviene a questo punto non farsi trovare impreparati.

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