Come accertare la presenza di debiti con l’Agenzia delle Entrate, come verficare questa condizione molto seccante
Non è così raro che a volte si dimentichi quale sia la propria posizione nei confronti del Fisco, basta una comunicazione persa, una mail spedita a un indirizzo di posta elettronica non più utlizzato o non più attivo, o semplicemente una cartella messa da parte e non più trovata. Come conoscere allora con certezza qual è la propria posizione verso l’Agenzia delle Entrate?
Avere un debito con l’Agenzia è una condizione in cui nessuno vorrebbe trovarsi. Tuttavia è una condizione che può risolversi con poco tempo. Invece se rinviata o addirittura dimenticata può diventare molto più seccante e laboriosa da dipanare. Un debito con l’Agenzia delle Entrate Riscossione è sempre verso un ente pubblico, che sia una sanzione tributaria o una multa stradale.
Cominciamo con il sottolineare che in pratica i modi per cancellare ogni dubbio sono due: il contatto diretto mediante uno sportello di un ufficio territoriale dell’Agenzia o attraverso il servizio on line che consente di entrare direttamente al sito delle Entrate e controllare la propria eventuale posizione debitoria. Se un contribuente ha un debito verso un organo della Pubblica Amministrazione, centrale o locale, questo contatta l’Agenzia Entrate Riscossione per saldare l’ammanco l’omissione e ottenere quanto spetta.
L’Agenzia spedisce una cartella esattoriale che segnala il debito e ne sollecita il pagamento prima delle procedure esecutive. Come si può avere delle informazioni e delle conferme sui debiti che si hanno con il Fisco se per caso la comunicazione non arriva al contribuente o si perde? Per scongiurare inutili file agli uffici, la modalità migliore è usare la modalità digitale che permette immediatamente di verificare la propria posizione nei confronti del Fisco.
La procedura da seguire è semplice. Si entra nel portale dell’Agenzia con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns, selezionando la spunta relativa al cittadino. Appare l’area riservata e qui basta andare su “Situazione debitoria, consulta e paga”. Qui si sono tutti i dati dall’anno 2000 in poi, le specifiche dei versamenti effettuati a quelli ancora da fare, le rateizzazioni, le procedure in corso, inclusi gli avvisi e le cartelle esattoriali.
Se non ci sono debiti, appare la dicitura “nessun documento per i parametri selezionati” che vuol dire che non si sono debiti in corso e quindi non c’è da preoccuparsi. Nel caso di debiti si possono prendere strade diverse: dal pagamento immediato alla richiesta di sospensione del debito o di rateizzazione.
Per ogni documento trovato si possono avere tutte le informazioni importanti: il codice che individua senza possibilità di sbagli la cartella esattoriale; la descrizione del documento che può essere una cartella esattoriale, un avviso, e così via; il nome dell’ente verso cui si è indebitati; la data di ricezione dell’atto; l’importo da pagare.
La pagina che si consulta altro non è che è l’estratto conto debitorio che elenca tutti gli eventuali debiti del contribuente verso gli enti pubblici e in genere verso lo Stato, organizzato come un vero e proprio estratto conto bancario con cui verificare le propria posizione di debito verso l‘amministrazione pubblica.