Molti italiani si aspettavano di ricevere la comunicazione per la Carta Risparmio Spesa dell’INPS ma non è avvenuto: cosa fare in questo caso
A partire dallo scorso 18 luglio i vari Comuni italiani, d’intesa con l’INPS, hanno inviato a casa dei beneficiari una raccomandata in cui si comunicava di essere titolari della Carta Risparmio Spesa dell’INPS. In altri casi, sempre i comuni, hanno pubblicato sui propri albi pretori le comunicazioni con il numero di protocollo DSU ISEE dei beneficiari.
Coloro che hanno ricevuto apposita comunicazione non devono fare altro che recarsi, con questa, presso un ufficio di Poste Italiane e firmare l’apposito modulo. In questo modo gli addetti allo sportello consegneranno la carta che è una Postepay a tutti gli effetti ricaricata con 382,5 euro. I soldi dovranno essere usati per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità.
La Carta Risparmio Spesa dell’INPS ribattezzata “Dedicata a te” è stata introdotta dal governo Meloni tramite i ministri dell’Economia e dell’Agricoltura. La carta vuole essere un vero e proprio aiuto per le famiglie indigenti che spesso non riescono nemmeno a mettere un pasto caldo in tavola. Sulla carta ci sono 382,5 euro che dovranno essere spesi per l’acquisto di generi alimentari ad esclusione di alcolici e farmaci.
L’assegnazione della Carta avviene in modo automatico tramite una selezione tra l’INPS ed i vari comuni italiani. Requisiti per avere la carta sono un ISEE inferiore o pari a 15mila euro e un nucleo familiare composto da almeno tre persone. I beneficiari sono informati dell’assegnazione tramite una comunicazione da parte del comune di residenza o tramite numero di protocollo sul loro albo pretorio.
Sfortunatamente, però, non tutti gli idonei saranno beneficiari della Carta dal momento che i fondi stanziati per ogni comune sono limitati. Questo significa che molte persone, pur avendo i requisiti necessari per ottenere la carta e dunque sono idonei, potrebbero non essere beneficiari a causa della mancanza di fondi.
I singoli comuni, infatti, stilano una graduatoria di beneficiari secondo un ordine che pone ai primi posti i nuclei familiari più svantaggiati. Ottenere il beneficio non dipende solo dalla propria situazione ma anche dalla situazione di “svantaggio” in cui versano gli altri cittadini del proprio Comune.
Se siamo consapevoli di avere tutti i requisiti per ottenere la carta ma non riceviamo alcuna comunicazione dal comune di residenza, la prima cosa da fare è vedere se il comune si è già attivato in tal senso. Non tutti i comuni, infatti, sono riusciti a pubblicare le graduatorie dei beneficiari entro il 18 luglio ed è possibile che la comunicazione arrivi in ritardo.
Nel caso in cui, invece, il comune ha pubblicato la graduatoria e noi comunque non ci siamo possiamo percorrere due strade. La prima è quella di controllare sul sito del proprio Comune di residenza se è stata pubblicata la graduatoria della Carta risparmio spesa INPS e verificare il proprio numero di protocollo della DSU ISEE 2023.
Possiamo poi rivolgerci agli uffici comunali per avere spiegazioni in merito. Se non siamo beneficiari è perché, pur avendo i requisiti per accedere al beneficio si venga esclusi per mancanza di fondi come detto in precedenza.