Cosa accade nella busta paga ad alcuni dipendenti, brutte notizie per alcuni, vediamo di che cosa si tratta
NoiPa è una struttura del Dipartimento dell’Amministrazione generale, del personale e dei servizi organizzata per rendere possibile l’utilizzo trasparente e accessibile in modo efficiente della grande quantità di informazioni e di dati, provenienti dalla Direzione dei sistemi informativi e dell’innovazione del Ministero dell’Economia e della Finanze (MEF).
Attraverso le pagine del sito web di NoiPa, il personale della Pubblica Amministrazione può avere una serie di informazioni e entrare in servizi e sfruttare utility: dal fascicolo del dipendente alla pianificazione del piano ferie, dalla gestione e presenze del personale ai moduli di valutazione della performance. E in più si possono ottenere chiarimenti sullo stato dei pagamenti degli stipendi gestiti proprio da NoiPa. Proprio grazie a questa opportunità stanno emergendo indizi poco rassicuranti sul pagamento degli stipendi di alcuni dipendenti del pubblico impiego.
La notizia poco rassicurante arriva propio dopo verifica del cedolino dello stipendio di agosto su NoiPa. Alcuni dipendenti della Ragioneria territoriale dello Stato hanno trovato lo stipendio decurtato di circa 80 auro lordi. L’amara sorpresa non coinvolge tutti i dipendenti del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), ma soltanti quanti dal gennaio 2022 si stanno occupando del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Questi dipendenti, in possesso di particolari ed elevate competenze tecniche, giuridiche, amministrative e contabili, impegnati appunto nell’applicazione e nello studio del PNRR avevano diritto a un’indennità aggiuntiva di 80 euro al mese lordi a titolo di acconto. Un compito estermamente delicato e importante nel supporto con le amministrazioni e gli enti pubblici territoriali alle prese con l’attuazione degli obiettivi previsti dal PNRR.
Si tratta forse di un’interruzione solo temporanea nel versamento dell’acconto per il servizio svolto, fonti sindacali operanti nel MEF confermano la possibilità che si tratti esclusivamente di uno stop momentaneo in attesa dello stanziamento di altri fondi per l’erogazione dell’indennità aggiuntiva allo stipendio. Ma non vi sono al momento conferme in tal senso. Nel frattento i funzionari continuano il loro delicato e prezioso ruolo di supporto e assistenza con le strutture pubbliche coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale.
L’importo complessivo del Piano nazionale di ripesa e resilienza è di 191,5 miliardi di euro e fa parte del Next Generation EU, il piano di rilancio economico dedicato agli stati membri. Si tratta di un piano particolarmente ambizioso denominato Italia domani mira a una crescita economica robusta, inclusiva e sostenibile.
Dal sito governativo di Italia domani si legge che grazie all’intervento “il Paese avrà una pubblica amministrazione più efficiente e digitalizzata. I cittadini italiani beneficeranno di trasporti più moderni, sostenibili e diffusi. Gli investimenti e le riforme di Italia Domani renderanno il Paese più coeso territorialmente, con un mercato del lavoro più dinamico e senza discriminazioni di genere e generazionali. La sanità pubblica sarà più moderna e vicina alle persone.”
Da ricordare che l’Italia integra il PNRR con risorse pari a 30,6 miliardi di euro con priorità di intervento che vanno dalla parità di genere alla riduzione del divario di cittadinanza, ai giovani. In particolare le aree tematiche di intervento sono 6: digitalizzazione, innovazione, competititvità, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; sanità.