Dopo lo stop di agosto riprendono le scadenze per il pagamento delle tasse. L’Agenzia delle Entrate ha già fissato le date
L’estate non è ancora passata ma già si comincia a sentire l’odore della quotidianità che viaggia nell’aria. Forse perché stiamo oltrepassando il giro di boa del Ferragosto, e forse perché alcune persone le ferie le hanno già terminate. Anche le scadenze fiscali sono andate in ferie. Difatti nel mese di agosto non sono stati inviati avvisi bonari, di riscossione, dall’Agenzia delle Entrate, e le date sono state spostate a fine mese. L’ultima settimana di agosto generalmente è quella di passaggio, che fa da cuscinetto tra le vacanze ed il ripristino dell’anno lavorativo o scolastico.
Ed è proprio in essa che riprendono anche le scadenze fiscali. Ogni anno l’estate, ad iniziare dal cosiddetto giugno nero, è pregna di scadenze fiscali, specialmente per gli autonomi. La dichiarazione dei redditi generalmente prende più tempo, fino a settembre.
Si comincia con lunedì 21 agosto. Riaprono gli sportelli delle riscossioni dell’Agenzia delle Entrate. I primi a doversi recare lì, o ad espletare entro quella data gli oneri fiscali, sono i contribuenti che devono pagare l’Iva. E coloro che compilano l’Irpef e devono pagare i contributi. Nel caso in cui si tratti di contributi mensili ad agosto scade la tranche di luglio scorso. Si deve compilare il modello F24 nella sezione erario inserendo il codice tributo 6007. Anche coloro che pagano trimestralmente dovranno onorare la scadenza del 21 agosto. Solo che in questo caso il codice tributo è 6032.
Anche i titolari di partita Iva che svolgono il ruolo di sostituto d’imposta devono cerchiare in rosso la data del 21 agosto per i pagamenti relativi ai contributi per redditi da lavoro relativi al mese di luglio, più addizionali comunali e regionali. In questo caso il codice da inserire nel Modello F24 è 1040, inserendo il periodo a cui si fa riferimento. La fortuna ha voluto che per questi pagamenti ci fosse un giorno in più. Difatti il periodo di pagamento era entro il 20 agosto, che è domenica, è stato posticipato al 21.
Entro la stessa data anche i commercianti ed artigiani dovranno versare la seconda rata dei contributi. I soggetti ISA – Indici Sintetici Affidabilità fiscale – e le partite Iva in regime forfettario invece dovranno versare le imposte sui redditi nel caso abbiano optato per la rateizzazione che comprende la maggiorazione dello 0,40%
L’Agenzia delle Entrate anche quest’anno ha messo in campo le definizioni agevolate di saldo e Stralcio e rottamazione quater. Si ricorda che questo tipo di accordo con l’Agenzia consente di ravvedersi sui debiti fiscali senza pagare more ed interessi, e con la possibilità di rateizzare.
Questi due vantaggi sono garantiti in entrambe le misure. Solo che per accedere al saldo e stralcio ci deve essere comprovata condizione economica disagiata. Mentre non serve per la Rottamazione. Quest’anno la rottamazione quater è scaduta il 30 giugno. Chi non ha fatto in tempo, può sempre optare per la rateizzazione ordinaria, strumento agevolato dell’Agenzia delle Entrate, nella quale però non sono sottratte le more e gli interessi.