Novità assegno unico: scatta pagamento minimo in questo caso

Ci sono delle notizie riguardanti l’Assegno unico e universale, l’Inps paga il minimo in un determinato caso

irregolarità DSU
Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’Assegno unico e universale è la prestazione per la prole che riorganizza dalla primavera dello scorso anno le misure a favore di natalità e di genitorialità. Si tratta di una misura attesa da milioni di famiglie, con importi erogati in base alla condizione economica dei singoli nuclei familiari, attestata dalla documentazione Isee, la quale più è bassa tanto maggiore è l’ammontare della somma versata.

Altri elementi che determinano l’Assegno unico e universale sono il numero dei figli, la loro età, la condizione lavorativa dei genitori e lo stato di disabilità della prole. La prestazione resta comunque universale e viene versata anche in assenza di Isee, in questo caso è corrisposto l’ammontare minimo previsto dalla legge. Quindi l’Isee con la documentazione DSU (Dichiarazione sostitutiva unica allegata) è una certificazione importante per stabilire l’importo delle cifre erogate ed errori o omissioni possono causare ritardi e riduzioni nei pagamenti.

Assegno Unico e universale versato al minimo

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Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Proprio in virtù del rilievo della certificazione economica, l’Inps ha fornito ulteriori chiarimenti in relazione alla gestione della domanda in presenza di Isee difforme. Con il messaggio numero 2856 del 1° agosto 2023, l’Inps ha esaminato la questione della gestione della domanda con attestazioni Isee che presentano omissioni o difformità.

I richiedenti ricevono ugualmente la prestazione anche in presenza di Isee difforme, in quanto la dichiarazione è presentata ai fini del versamento. Tuttavia l’Inps mantiene il diritto di richiedere i documenti idonei a dimostrare l’attendibilità e l’autenticità dei dati presenti nell’attestazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente Con il messaggio in questione l’Inps sottolinea che a partire da settembre 2023 in presenza di Isee difforme saranno versati solo gli importi minimi.

Le persone coinvolte saranno informate attraverso PEC, mail o sms della variazione causata dalla difformità del documento e invitate a correggere la situazione. La correzione dell’omissione o della difformità può avvenire entro il 31 dicembre dell’anno della presentazione della DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) che ha riportato le irregolarità.

Dopo la regolarizzazione l’AUU sarà versato nella misura relativa all’Isee senza omissioni, successivamente saranno pagate le integrazioni spettanti in relazione ai pagamenti al minimo sulla base dell’Isee irregolare.

Come comportarsi in questo caso

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Isee (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quindi da settembre nell’eventualità di inesattezze nei documenti economici e patrimoniali presentati, le famiglie avranno la possibilità di ottenere soltanto gli importi minimi previsti dalla legge, che ricordiamo sono per l’anno in corso di 54,10 euro per ciascun figlio, a fronte di un massimo per famiglie con Isee non superiore a 16.215 euro di 189,20 euro per ogni figlio minorenne.

Ma come intervenire per risolvere la questione, correggendo l’Isee? Le modalità operativa sono diverse. Innanzi tutto si può correggere la DSU inviata in precedenza, da richiedere al Centro di assistenza fiscale (CAF) se è stato quest’ultimo a spedire la documentazione. Si può presentare, in alternativa, una nuova DSU corretta, utilizzando i canali consueti.

Infine si può presentare presso gli uffici territoriali competenti Inps i certificati che provano la completezza e la veridicità della documentazione Isee, in relazione al componente del nucleo familiare al quale sono riferite le inesattezze presenti nell’attestazione inviata.

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