Arrivano finalmente delle buone notizie in termini di tasse: il governo Meloni ne ha abolite per sempre alcune: ecco quali
Le tasse sono da sempre la croce degli italiani: durante i vari mesi dell’anno i contribuenti devono infatti pagare tantissimi soldi che vanno via proprio in tasse ed imposte. Tra le tasse e imposte pagate più malvolentieri dagli italiani ci sono sicuramente il Canone RAI, il bollo auto, la TARI e anche l’IMU.
In questi giorni, però, il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta della ministra per le Riforme di cancellare oltre 22 mila provvedimenti. La proposta della Casellati è stata infatti quella di cancellare ben 22.574 provvedimenti che risalgono all’Italia pre repubblicana. Delle leggi cancellate ben 3.637 sono dei veri e propri decreti regi, ovvero decreti emanati nel periodo in cui in Italia regnava ancora il re. Vediamo allora tutte le leggi che sono state cancellate.
La maggior parte delle leggi cancellate dalla ministra delle Riforme riguardano norme che, al giorno d’oggi, non hanno davvero più alcun senso di esistere. Si parla infatti di leggi che erano in vigore prima del 1948, ovvero prima che l’Italia diventasse una Repubblica Democratica. Molte di queste tasse abolite sono davvero curiose.
Tra le leggi del periodo regio cancellate figurano il “Regolamento amministrativo-contabile della Regia Azienda Monopolio Banane”; quello per l’approvazione del “Regolamento per l’applicazione della legge riguardante l’allevamento e l’impiego dei colombi viaggiatori”. Ancora sono state cancellate le “Modificazioni al regolamento sulla requisizione dei quadrupedi e dei veicoli per il Regio esercito e per la Regia Marina“; la “Costituzione del Consorzio di colonizzazione di Genale nella Somalia italiana” e la “Soppressione dell’Istituto nazionale per il risanamento antimalarico della Regione Pontina”.
Cancellate poi anche altre leggi, ben 2.535 decreti che risalivano al decennio tra il 1861 ed il 1870. Tra queste leggi figuravano quello sull‘allevamento dei piccioni viaggiatori; concorrere gratuitamente ai posti del Collegio di musica di Napoli, i decreti che determinavano tasse sul bestiame e da quello sul regolamento del Corpo dei Pompieri di Forlì.
Cancellati anche i decreti sulla Società anonima della filanda di canape in Bagnacavallo e quello del comune di Cerignola che poteva imporre un dazio sulla neve. Cancellati anche le leggi sull’approvazione della Società generale italiana per le latrine asportabili e per la fabbricazione dei concimi in Firenze e la tassa sulle merci importate es esportate a Bari.
Una delle tasse più strane che sono state cancellate è del 1877 e riguarda le nozze di notte. “Per grazia di Dio e volontà della Nazione era annullata la deliberazione del comune di Lucca, relativa all’imposizione di una tassa sugli atti di matrimonio celebrati in tempo di notte. Abolita poi la tassa di minuta vendita sulle bevande vinose e spiritose, sul mosto e sull’uva, un dazio addizionale superiore al 50% del governativo per l’introduzione delle dette bevande nella linea daziaria.
Ultime leggi cancellate riguardano quelle che trasformavano pia casa delle ritirate di Crema in ricovero per fanciullette povere e il decreto del 1866 che dava piena ed intera esecuzione alla Dichiarazione firmata in Cairo il 21 dicembre 1885, concernente la soppressione della tratta degli schiavi.